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22.08.2018 - 17:000

Maranesi e il fondo per il GdP. "Non facciamo santo chi non lo è"

La socialista ci tiene a precisare come "la Curia gestirà solo il fondo, ad aiutare i dipendenti saranno i ticinesi che hanno deciso di donare un contributo"

LUGANO – Un sospiro di sollievo per gli ex dipendenti del Giornale del Popolo: riceveranno 800mila franchi, divisi secondo una chiave di riparto messa a punto dai sindacati OCST, syndicom e dall’Associazione ticinese dei giornalisti (ATG).

La Curia gestirà il fondo di sostegno per i giornalisti rimasti senza lavoro per l’improvviso fallimento del quotidiano. 

Di oggi anche la notizia che pure la categoria sportiva contribuirà a dare una mano ai colleghi. “Conformemente alla promessa formulata lo scorso mese di maggio, l'Associazione Ticinese dei Giornalisti Sportivi (ATGS) e per essa il suo comitato, ha deciso lo stanziamento di un contributo di solidarietà in favore degli ex-dipendenti del Giornale del Popolo, duramente toccati dalla chiusura del giornale della Curia. Il comitato, dopo attente riflessioni, ha deciso per il versamento di un contributo unico e straordinario di fr. 3'000.- (tremila), importo già bonificato sul conto dell'Associazione Solidarietà Giornalisti e Operatori dei Media, amministrato dalla Curia e dai Sindacati”, si legge in una nota dell’ATGS, che ha già ricevuto i ringraziamenti dal fondo di sostegno.

La rappresentante socialista e consigliera comunale di Chiasso Denise Maranesi però ha voluto dire la sua. Ci tiene a precisare come non sia la Curia direttamente a occuparsi del piano sociale per gli ormai ex collaboratori, messaggio che potrebbe essere passato. “Non sarà la Curia ad aiutare i dipendenti. Saranno i ticinesi che hanno deciso di donare un contributo di solidarietà a farlo. La Curia gestirà solamente questo fondo. Diamo a Cesare quel che è suo, ma soprattutto non facciamo passare per santi coloro che non lo sono”, ha scritto sui social.

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