Cronaca
31.07.2016 - 21:530
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40
Naturalizzazioni più facili? «Meno stranieri e più rappresentanza politica»
Abbiamo chiesto a Lisa Bosia Mirra cosa pensa dell'idea del PS svizzero. Quadri e Bignasca attaccano, «vogliono incrementare il loro elettorato», «no al PS e sì alla Svizzera»
BELLINZONA - Il PS svizzero infiamma le ore precedenti la festa nazionale: oggi ha lanciato una campagna per facilitare la naturalizzazione di chi possiede il permesso B (che non sarà più permessa dal 2018, dato che gli unici a poter acquisire il passaporto saranno coloro che hanno il permesso C). Secondo i socialisti, in Svizzera è molto difficile essere naturalizzati.
Ovviamente, da destra le reazioni non si sono fatte attendere. Stizzito su Facebook
Lorenzo Quadri della Lega. «Ecco quindi l'ultima crociata della $inistruccia elvetica: promuovere ad oltranza le naturalizzazioni facili!
Eh già: le decine di miliziani dell'Isis con doppio passaporto rendono evidente che le naturalizzazioni facili, a beneficio di persone non integrate, sono una triste realtà (altro che balle populiste e razziste) ed il PSS pretende di regalare passaporti a go-go ai permessi B. Ovviamente sperando in questo modo di incrementare il proprio elettorato. Perché è evidente che, oltre alla consulenza per la naturalizzazione, i kompagni forniranno anche il tutorial per le elezioni. Chiaro no? Invece di allontanare dalla Svizzera i dimoranti a carico dello stato sociale, il PSS vuole farli diventare cittadini elvetici», ha scritto.
Conciso
Boris Bignasca, sempre sul social: «Siamo già il paese più accogliente del mondo (oltre 25% di stranieri)... E solo quest'anno ne sono arrivati altri 30mila... Adesso si vorrebbe anche rendere più facile la naturalizzazione??? Quelli del PS hanno scambiato il primo agosto con il primo aprile. No al PS, sì alla Svizzera».
Ma il PS ticinese cosa ne pensa? Lo abbiamo chiesto a
Lisa Bosia Mirra, deputata da sempre in prima fila sul tema dell'accoglienza. È così difficile diventare svizzeri? «Sì, lo è davvero. È un percorso lungo e molto complicato, mi pare uno dei più difficili al mondo, sicuramente a livello europeo».
E quali sarebbero gli effetti di naturalizzazioni più facili? «Quel 25% di stranieri che viene sempre nominato (anche da Bignasca infatti, ndr) verrebbe ridimensionato. Si parla spesso di loro dimenticando che sono per una buona metà italiani o portoghesi di seconda a volte terza generazione. Una seconda conseguenza sarebbe una maggiore rappresentatività a livello politico, se è vero che un 25% di residenti è straniero, un quarto della popolazione non è rappresentata e non può esprimere la sua opinione attraverso il voto».