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Cronaca
06.07.2016 - 11:000
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

1'044 e un ventenne nella valigia. Il weekend da record dei migranti

Nello scorso fine settimana si è toccato il picco massimo da quando si registrano settimanalmente gli arrivi. Maurer ha discusso la problematica con Alfano

CHIASSO - 1'044 persone in un solo weekend: sono le cifre da record che si sono registrate lo scorso fine settimana alle frontiere ticinesi. Era dal novembre 2015, ovvero da quando si registrano settimanalmente i dati, che non si verificava un tale numero di arrivi. A fare scalpore è stato il giovane eritreo che si è nascosto all'interno di una valigia pur di entrare illegalmente in Svizzera. È per fortuna raro che si ricorre a espedienti del genere. Ad ogni modo, circa la metà degli arrivi di questo fine settimana sono connazionali del ragazzo, poi si segnalano numerosi etiopi, nigeriani e somali. Circa la metà, comunque, verranno rimandati verso l'Italia perché non rispondono ai requisiti richiesti dall'area Schengen. Per quanto riguarda gli eritrei, vista la situazione nel loro paese, poco meno della metà generalmente viene accolto in Svizzera (il 46%). Il comandante della polizia cantonale e responsabile dello Stato maggiore ticinese che si occupa delle problematiche legate ai migranti, Matteo Cocchi, non è preoccupato. «La situazione è sotto controllo ed è costantemente monitorata», ha detto infatti al Corriere del Ticino. «Si tratta di picchi che siamo in grado di gestire grazie all’importante lavoro di preparazione che ha impegnato negli ultimi mesi tutte le forze in campo». Il Consigliere Federale Ueli Maurer, che ieri a Roma per incontrare dei Ministri italiani, ha discusso della problematica con Angelino Alfano, prevedendo che durante i mesi estivi il numero di persone che cercheranno di raggiungere la Svizzera aumenteranno (mentre era diminuito durante l'inverno). Col Ministro dell'Interno italiano si è deciso che la presenza di forze italiane al confine sarà ampliata, dato che ora sono circa la metà di quelle svizzere, per permettere di respingere subito chi non può entrare in Svizzera. Delle pattuglie dei due paesi saranno presenti sui treni speciali Parigi-Milano, di nuovo per bloccare tempestivamente chi cerca di entrare illegalmente nel paese. E Italia e Svizzera si vedranno regolarmente per collaborare in tema di migrazione. In casi di arrivi numericamente importanti, non si esclude la creazione di uno stato maggiore di crisi. «Da una migliorata collaborazione con l’Italia non ci aspettiamo miracoli, ma passi avanti e miglioramenti», ha affermato Maurer.
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