BELLINZONA - Il Dipartimento del territorio (DT) comunica con soddisfazione le recenti decisioni dell’Ufficio federale della cultura di accordare aiuti finanziari straordinari, per un importo di oltre 2 milioni di franchi, a favore di beni culturali tutelati in Ticino. A beneficiare di questi aiuti straordinari, tra dicembre 2018 e marzo 2019, sono stati sette oggetti.
Per la cattedrale di San Lorenzo a Lugano si tratta di un contributo (561'800 franchi) legato ai restauri iniziati nei primi mesi del 2011 e culminati nell’inaugurazione dell’autunno del 2017. Taluni importanti lavori sono ancora in corso e in via di ultimazione: si tratta di interventi su alcune rilevanti opere d’arte presenti in chiesa e della conclusione della nuova struttura museale nel frattempo costruita sul retro del monumento. La fine di questi ultimi lavori è prevista nel 2020.
Il paese di Corippo, iscritto nell’inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS), potrà invece beneficiare di un contributo (491'000 franchi) a favore del progetto di recupero del villaggio storico con la realizzazione di un “albergo diffuso” che intende preservare e valorizzare le caratteristiche del nucleo. Il progetto interessa la ristrutturazione e l’ampliamento dell’osteria - che funge da reception, sala da pranzo e servizi centrali - e la sistemazione di tipo conservativo di 5 antiche case ubicate nel nucleo, di proprietà della Fondazione Corippo 1975, permettendo di ricavare una struttura ricettiva sul territorio con 12 camere per un totale di 26 posti letto. L’investimento della prima tappa prevede una spesa di 3,5 milioni di franchi.
Per la seconda tappa (fase esecutiva 2) di restauro della chiesa parrocchiale di Sant’Eusebio di Castel San Pietro, una delle più ricche creazioni del barocco ticinese tutelata a livello cantonale dal 1938, l’Ufficio federale della cultura ha stanziato un sussidio straordinario di 265'500 franchi a fronte di un preventivo di 1,1 milione circa. L’interno dell’edificio, dopo gli importanti lavori all’esterno conclusi nel 2010, è in restauro fino al 2021. L’intervento permetterà di porre rimedio a una serie di gravi problemi conservativi che interessano gli apparati decorativi, in particolare gli stucchi barocchi. L’investimento complessivo, compresa la prima tappa, ammonta a 3,1 milioni di franchi circa.
La chiesa di Santa Marta a Carona (263'787 franchi di contributo), bene culturale caratterizzato da grandi valori storici, artistici e architettonici, sarà oggetto di un prossimo restauro generale interno, il cui costo è preventivato in 1,2 milioni di franchi; esso interesserà gli impianti tecnici e l’intero apparato decorativo e architettonico, compreso l’organo positivo processionale, uno dei pochi di questa tipologia conservati in Ticino.
Per la prima tappa del restauro della chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli a Lavertezzo è stato invece stanziato un contributo straordinario di 207'800 franchi a fronte di un preventivo di 1,1 milioni circa. L’intervento, che interesserà l’esterno dell’edificio, permetterà di ovviare ai seri problemi che affliggono le storiche coperture in piode e di risanare la facciata e i prospetti laterali. L’investimento complessivo, compresa la seconda tappa che riguarderà l’interno dell’edificio, ammonta a 2,1 milioni di franchi circa.
A favore della chiesa parrocchiale di Santo Stefano a Torre (Comune di Blenio) è stato concesso un contributo di 172'780 franchi per il restauro generale che prevede interventi sulla struttura esterna ed in particolare sul campanile che presenta serie criticità statiche.
Infine, per verifiche preliminari al restauro della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Ascona, è stato stanziato un contributo straordinario di 43'300 franchi a fronte di un preventivo di circa 180'000 franchi. Tali verifiche hanno permesso di individuare le problematiche conservative del monumento e di mettere a punto il progetto di massima. Seguirà il restauro vero e proprio per il quale è ipotizzabile un investimento complessivo di 1,3 milioni di franchi circa.
Il Dipartimento del territorio si rallegra per l’ottenimento di questi importanti aiuti straordinari che permetteranno di salvaguardare sette oggetti di grande significato nel panorama del patrimonio culturale ticinese.