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Cronaca
03.12.2024 - 09:250

Hermes, Gucci, Vuitton... Smascherata la pataccara di Como

Denunciata una 37enne che vendeva articoli di alta moda contraffatti, spacciandoli come originali e sfruttando i social media per raggiungere un ampio pubblico

COMO - I finanzieri del Gruppo Ponte Chiasso hanno smascherato un’attività commerciale abusiva condotta da una donna di 37 anni residente a Cermenate, in provincia di Como. La donna, senza essere in possesso di partita IVA, gestiva la vendita di articoli di alta moda contraffatti, spacciandoli come originali e sfruttando i social media per raggiungere un ampio pubblico.

Le indagini, partite da segnalazioni e approfondimenti investigativi, hanno rivelato che la donna utilizzava un nickname per pubblicare annunci sui gruppi Facebook locali, proponendo articoli di abbigliamento e accessori griffati a prezzi estremamente competitivi rispetto al valore di mercato. Attraverso questa strategia, attirava numerosi clienti, convinti di acquistare prodotti autentici di alta qualità.

Il modus operandi è stato confermato durante un pedinamento, quando i finanzieri hanno osservato la donna consegnare un sacchetto a un uomo nel parcheggio di un supermercato a Fino Mornasco. Intervenuti immediatamente, i militari hanno scoperto che l’oggetto ceduto era un portadocumenti Louis Vuitton. L’acquirente, interrogato sul posto, ha dichiarato di aver risposto a un annuncio online e di essere stato contattato dalla venditrice tramite WhatsApp.

La successiva perquisizione dell’auto della donna ha permesso di rinvenire ulteriori articoli contraffatti, tra cui borse Louis Vuitton e Gucci, ancora confezionate e pronte per la vendita. La donna non ha saputo fornire alcuna documentazione che giustificasse il possesso della merce.

Con l’autorizzazione del magistrato di turno della Procura di Como, i finanzieri hanno esteso la perquisizione all’abitazione della sospettata a Cermenate. All’interno sono stati trovati 54 articoli di lusso contraffatti, tra cui capi e accessori di marchi prestigiosi come Gucci, Hugo Boss, Burberry, Chanel, Hermes e Prada. La merce era nascosta in diverse stanze della casa, dimostrando l’organizzazione di una vera e propria attività illecita.

La donna è stata denunciata per commercio di prodotti con segni falsi, un reato previsto dall’articolo 474 del codice penale. L’operazione evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il mercato della contraffazione, che non solo danneggia le aziende produttrici ma mette anche a rischio i consumatori, ingannati dalla falsa qualità dei prodotti.

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