VERONA – L’albero fucsia? “Un pistolotto”. E quel colore più binario che cardinalizio… Beh, ricorda la tirata di Papa Francesco sulla frociaggine in Vaticano che, declinata a livello parrocchiale diventa “c’è troppa frociaggine in Comune”. Così, la storia pubblicata su Instagram da don Ambrogio Mazzai, prete della diocesi di Verona, particolarmente attivo sui social, ha scatenato la reazione del Partito democratico veronese.
Nel post, di cui il segretario provinciale del Pd di Verona, Franco Bonfante, ha allegato uno screenshot, il parroco chiedeva ai suoi followers un parere in merito ad un’installazione natalizia che lo stesso prete definiva «pistolotto fucsia», comparsa alla sua chiesa.
Nell'indire una sorta di sondaggio, il parroco, tra le varie opzioni ha inserito quale risposta possibile la seguente: «Troppa frociaggine in comune». Giusto a fini statistici, al momento dello screenshot poi selezionato dal segretario provinciale Bonfanti, tale risposta era la più gettonata, con il 40% delle preferenze.
Ad ogni modo, il sondaggio non è piaciuto al segretario provinciale del Pd: «Sui gusti non discutiamo, ma sul rispetto delle persone non transigiamo. Che poi il linguaggio omofobo venga dalla bocca, o meglio dalla tastiera, di un sacerdote, rende il tutto ancora più grave, inquietante e grottesco.
Come Pd Verona - ha aggiunto Franco Bonfante - invitiamo don Ambrogio Mazzai, parroco della Chiesa dello Spirito Santo di via Magellano, a ritirare il termine "frociaggine" scagliato contro il Comune in una storia Instagram a commento di un ornamento natalizio installato davanti alla chiesa. E a scusarsi con tutti quanti possano essersi sentiti offesi da tale linguaggio violento. “Il dissenso può essere sempre espresso, - ha aggiunto Bonfante - ma con il dovuto rispetto”.