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Cronaca
10.12.2019 - 10:000

"A volte andare in pensione può essere un po' un trauma, bisogna sviluppare delle passioni. E sapere che aiuti ci sono dà serenità"

Giovanni Laghi ci racconta il suo progetto, un portale per over 65: "l'idea di raggruppare in un unico portale tutte le organizzazioni, enti o società che offrono servizi agli anziani permette di conoscere meglio l'ampia gamma delle alternative"

BELLINZONA – Un portale per gli over 65. Lo ha fondato Giovanni Laghi, che ci racconta: “Non sono esperto di anziani se non per esperienza personale conoscendo diverse persone della terza e quarta età. Il progetto del portale mi aiuta però ad incrementare le mie conoscenze su di loro. Di formazione sono grafico, per cui provengo da un altro ambito. Il mio intento è però facilitare agli anziani e ai propri famigliari la raccolta di informazioni in rete, cercando di organizzarle nel miglior modo possibile affinché il portale diventi uno strumento utile e facilmente consultabile”.

Conosciamo meglio il suo progetto, www.65più.ch

Come è nata l'idea?

“Alcuni anni fa, io e i miei fratelli, stavamo informandoci sulle strutture che offrono aiuto a domicilio per assistere un nostro genitore. Dovevamo trovare una soluzione in breve tempo visto che le cose erano successe all'improvviso e quindi, come spesso accade in queste situazioni, abbiamo optato per la prima soluzione che ci era stata proposta. Poter valutare anche strade alternative ci avrebbe sicuramente aiutati nell'attuare una scelta con maggiore coscienza. Per questo, l'idea di raggruppare in un unico portale tutte le organizzazioni, enti o società che offrono servizi agli anziani permette di conoscere meglio l'ampia gamma delle alternative, di confrontarle e di optare per una soluzione più consapevole e più mirata ai bisogni effettivi”.

Le persone con più di 65 anni secondo lei usano poco Internet o semplicemente non esistono piattaforme dedicate a loro?

“Non sono un grande esperto in materia, ma discutendo con le associazioni che in Ticino offrono attività a loro dedicate la fascia degli anziani giovani utilizza con regolarità internet per informarsi e comunicare tra loro. Facebook è anche uno strumento che a loro piace molto. Più l'età avanza meno chiaramente ne fanno uso. In questo caso sono più i famigliari, spesso i figli, che già hanno dimestichezza con internet e che si informano per conto loro”.

Le persone con più di 65 anni non sono ancora anziane perchè sono in salute, solitamente hanno tempo libero da sfruttare. Che tipo di attività amano, quali sono i loro interessi?

“Ci sono persone che hanno già i propri hobby e quindi, avendo improvvisamente più tempo libero, sovente dedicano più tempo alle loro attività preferite. Ci sono però tante altre persone che non avendo interessi specifici possono sentirsi improvvisamente disorientati. Il fatto di proporre degli esempi di attività da svolgere potrebbe aiutarli nell'indirizzarli verso un'attività. All'interno del portale ci piacerebbe presentare anche dei casi di pensionati che presentano i loro hobby, per stimolare anche altri a sviluppare il proprio hobby. Oltre a questo molto importanti sono anche i momenti socio-ricreativi per mantenersi in contatto e confrontarsi con altre persone”

È vero che spesso il passaggio alla pensione, dunque da una vita lavorativa intensa a una vita più tranquilla può essere traumatica?

“Credo di sì, soprattutto per quelle persone che come dicevo prima non hanno grandi interessi. Per loro ritengo sia importante scegliere delle attività in cui impiegare il proprio tempo libero”.

Quanto è importante, una volta fuori dal mondo del lavoro, stringere nuovi contatti e nuove amicizie?

“Stringere rapporti sociali è importante a qualsiasi età. Con l'avanzare dell'età è però vero che le occasioni, ad esempio a causa di problemi di limitata mobilità, possono diminuire. In questi casi è importante aiutarli ovviando alle loro difficoltà e stimolandoli a partecipare a momenti socio-ricreativi”.

A suo avviso, è basilare che a 65 anni si cominci a venire a conoscenza degli aiuti che esistono per quando saranno anziani e avranno bisogno di supporto?

“No, non necessariamente, conosco 65enni estremamente giovani e attivi che non si sentono minimamente anziani e che non pensano minimamente al domani. Il fatto però di sapere di quali aiuti si potrà disporre in futuro in caso di bisogno è sicuramente un vantaggio e permette a chiunque di vivere il presente con maggiore serenità”.

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