TIBET – Una violenta scossa di terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito il Tibet nelle prime ore di oggi, 7 gennaio, causando almeno 53 vittime secondo quanto riferito dalle autorità locali citate dall’agenzia Xinhua. Decine di persone sono rimaste ferite, mentre le operazioni di soccorso proseguono in condizioni climatiche estreme. Il sisma ha interessato una remota regione dell’Himalaya, vicino al Monte Everest, con epicentro localizzato nei pressi di Louche, lungo il confine montuoso tra Tibet e Cina. La scossa è stata avvertita anche a Kathmandu, capitale del Nepal, distante circa 200 chilometri, e in alcune aree dell’India settentrionale, come lo stato del Bihar.
Le immagini trasmesse dall’emittente cinese CCTV mostrano edifici distrutti con muri crollati, mentre le riprese delle telecamere di sorveglianza immortalano scene di panico: persone in fuga tra i corridoi di negozi e scaffali che tremano violentemente. Nella città di Lhatse, i detriti si accumulano davanti ai ristoranti e lungo le strade principali. Le temperature invernali rigide rappresentano un’ulteriore sfida per le operazioni di soccorso. Nella contea di Dingri, le temperature attuali si aggirano intorno a -8°C e si prevede che scenderanno a -18°C nelle prossime ore, secondo la China Meteorological Administration.
Il presidente cinese Xi Jinping ha esortato le squadre di soccorso a intensificare gli sforzi per salvare vite, garantire un’adeguata sistemazione per i residenti colpiti e mitigare il rischio di ulteriori vittime. I soccorritori stanno lavorando senza sosta per raggiungere le aree più isolate e fornire aiuti essenziali, tra cui ripari temporanei e beni di prima necessità.