Citando Carmelo Bene, potremmo dire, a proposito della sedicente veggente Gisella Cardia, "Sono apparsa alla Madonna". Continua a tener banco, in quel di Trevignano Romano, cittadina laziale affacciata sul Lago di Bracciano, il caso delle apparizioni mariane. Ma ora c'è una novità scientifica. Un'evidenza, come si dice... Già, perché le lacrime di sangue comparse sulla statua della Madonnina di Trevignano appartengono alla signora Gisella. La presunta veggente, che negli ultimi mesi aveva attirato sulla collina di Trevignano centinaia di fedeli convinti delle sue presunte doti mistiche, è ora al centro di un’indagine che svela la natura tutt’altro che soprannaturale del fenomeno. Anche la Chiesa, peraltro, aveva già smentito qualsiasi elemento di autenticità divina.
L’ultima svolta arriva dai periti forensi, secondo i quali il DNA rinvenuto sulle tracce ematiche coincide perfettamente con quello di Gisella Cardia. Il risultato emerge dalla super-perizia disposta dalla Procura di Civitavecchia, conclusasi il 12 febbraio nei laboratori di Tor Vergata. Questa prova potrebbe rivelarsi determinante nell’inchiesta per truffa a carico della donna.
Già le prime analisi condotte dal genetista forense Emiliano Giardina – noto per il caso di Yara Gambirasio – avevano confermato che il sangue presente sulla statua fosse umano e di origine femminile. L’ipotesi che si trattasse di vernice o sangue animale, come quello suino, era stata così definitivamente scartata. Gli approfondimenti successivi hanno poi stabilito con certezza che il profilo genetico corrisponde esattamente a quello di Cardia, chiudendo ogni spazio per interpretazioni soprannaturali, come già dichiarato dalle autorità ecclesiastiche.
Se la perizia sarà ufficialmente depositata entro il 28 febbraio, la Procura potrà utilizzarne gli esiti nel procedimento penale. Al momento non è stato ancora deciso se Gisella Cardia verrà rinviata a giudizio per truffa. «Se il profilo è unico e appartiene esclusivamente alla signora Cardia, allora significa che è stata lei a depositare il sangue sulla statua e il processo sarà inevitabile», ha spiegato l’avvocata Solange Marchignoli, legale della donna.
Sul piano della fede, tuttavia, la difesa non sembra arretrare: «Qualcuno conosce il DNA della Madonna? Chi può affermare con certezza che non sia il suo? Noi non abbiamo risposte, ma crediamo che non sia umano. È un tema di fede?», ha concluso l’avvocata, rilanciando il dibattito su un caso che continua a dividere l’opinione pubblica.