BELLINZONA – La congiunzione con il PPD non ha dato i frutti sperati, anzi, ha tolto voti e non ha fatto mobilitare i liberali radicali. Giovanni Merlini in una lunga intervista al Corriere del Ticino non nasconde la sua delusione per il risultato del 20 ottobre e spiega di avere degli avversari temibili per il ballottaggio.
Da destra, c’è Marco Chiesa, che però secondo il liberale “non è tanto il candidato della Lega, quanto piuttosto l’emissario della famiglia Blocher e ne rappresenta gli interessi in Ticino. Riceve gli ordini da Zurigo, altro che promuovere gli interessi dei ticinesi. Lo abbiamo visto in ogni votazione a Berna in materia di misure accompagnatorie alla libera circolazione, fondamentali per il nostro mercato del lavoro: lui e l’UDC sempre contrari. Non è certo così che si tutela il ceto medio sotto pressione”.
Un attacco lo riserva anche a Marina Carobbio, rappresentante della sinistra: “è una politica con esperienza, ma ha una visione statalista della società e vuole delegare sempre più compiti allo Stato, sottraendoli alla responsabilità individuale. Il suo partito si è opposto al finanziamento unitario delle cure stazionarie e ambulatoriali, essenziale per contenere i costi della salute. Si è opposto anche al moderato incremento delle deduzioni fiscali per i figli a carico, una misura importante per il ceto medio. Per non parlare dei continui ostacoli frapposti a chi fa impresa e crea posti di lavoro”.
Per quanto concerne la congiunzione, secondo lui “c’è stata forse un po’ di sottovalutazione dei rischi quando si è deciso di optare per questa congiunzione. Sottovalutazione della reazione di quell’elettorato più tradizionale che fa fatica ad accettare una collaborazione più organica con il PPD. Ma forse troppi liberali radicali e popolari democratici hanno dato per scontato un mio buon risultato. Di fronte a una domanda accorata d’aiuto da parte del PPD, il PLR difficilmente avrebbe potuto rifiutarla, vista la buona e consolidata collaborazione tra i due partiti a Berna. Ma eravamo consapevoli anche delle controindicazioni dell’operazione”.