Sport
17.10.2015 - 22:510
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Il Lugano rialza la testa. Dieci minuti da incubo puniscono l'Ambrì
Dopo l'incontro di stamattina fra Fischer, Hirschi e i tifosi, i bianconeri vincono alla Resega senza brillare: sono tre punti d'oro ma sul gioco bisogna lavorare. I biancoblu, sotto di tre reti, reagiscono e mettono in difficoltà lo Zurigo
LUGANO/ZURIGO- Al Lugano serviva solo una vittoria, ed è arrivata, per 2-0, pur senza brillare, contro il Losanna. Si ferma invece la striscia di vittorie dell'Ambrì, sconfitto da un forte Zurigo per 5-2.
Questa mattina Fischer e Hirschi erano stati fermati alla Resega da alcuni rappresentanti della curva, che volevano spiegazioni sul momento no dei bianconeri. Una tensione in più, insomma, per una squadra che doveva inventarsi qualcosa per provare a uscire dalla crisi. Alla Resega, la partita non ha offerto un ritmo brillante, come era prevedibile vista la posta in palio. Dopo tentativi di Klasen, Martensson, schierati nella stessa linea, e di Hofmann, a trovare la rete quasi alla fine del secondo periodo è stato Pettersson. Vantaggio, comunque, meritato, che ha sbloccato il Lugano. Infatti, senza troppe difficoltà, i bianconeri hanno contenuto il Losanna ed hanno raddoppiato nel finale di terzo tempo con Brunner.
Pur in un momento brillante, per l'Ambrì non era facile affrontare lo Zurigo a casa sua, e la partita si è messa tremendamente in salita per gli uomini di Pellettier quando dopo soli 10' i padroni di casa hanno segnato addirittura tre reti: la prima in superiorità numerica con Blindenbacher, poi con Herzog e infine con Künzle. I leventinesi avrebbero potuto mollare, e invece sono riusciti a rientrare subito in partita con Giroux e ad andare vicini più volte anche al 3-2. Rete trovata a inizio secondo tempo con Bastl (nella foto, mentre viene omaggiato per i suoi trascorsi zurighesi). Non pago, l'Ambrì ha continuato a spingere per cercare il pareggio, subendo però la rete che ristabiliva le distanze da Suter. A nulla è servito un terzo tempo grintoso e propositivo, anzi ancora Suter ha portato il risultato finale sul 5-2.
Può sorridere, dunque, parzialmente, il Lugano. Anche per stemperare una tensione che si tagliava a fette, non si poteva ammettere altro risultato che la vittoria. I tre punti vanno in cassaforte, ma del gioco Fischer non può certamente essere soddisfatto. L'Ambrì esce a testa alta dall'Hallenstadion, pagando soprattutto i primi dieci minuti.