Sport
30.05.2016 - 08:480
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Zeman, vai o resti? Il futuro tra investimenti e il Pescara
Il tecnico vorrebbe una squadra che non soffra fino alla fine e una struttura più organizzata: se fossero arrivati gli introiti della Coppa... E intanto una sua vecchia società lo rivorrebbe
LUGANO - Terminata la stagione, festeggiata la salvezza, digerita (anche se non fino in fondo, per quello ci vorrà un po') la finale di Coppa persa, a Cornaredo è ora di pensare al domani. Con o senza Zdenek Zeman?
Le dichiarazioni delle vigilia negavano che il rinnovo dipendesse dalla vittoria di ieri. Anche dopo la partita, Zeman ha detto che «la mia permanenza o meno a Cornaredo non dipende da questa finale. Dipende invece da altri fattori, che bisognerà discutere assieme al presidente».
Eppure, un collegamento con la finale pare esserci...
Angelo Renzetti, per contro, dopo il fischio finale, su precisa domanda ha affermato che «sinceramente non lo so nemmeno io. Penso che lui resterebbe volentieri, ma non a queste condizioni. Bisogna capire se riusciremo a rafforzare la società e, di conseguenza, la rosa, perché lui un altro campionato così non lo vuole più fare. Se riusciremo a raccogliere i mezzi necessari Zeman potrebbe rimanere, altrimenti mi toccherà diminuire ulteriormente il budget».
I mezzi potevano arrivare dalla conquista della Coppa, con conseguente qualificazione all'Europa League, un'importante vetrina internazionale che avrebbe attratto giocatori interessati a disputarla e anche sponsor. Renzetti non ha mai fatto mistero che gradirebbe aiuti economici, per trattenere Zeman ora deve fare un ulteriore sforzo. A livello di calciatori, ma anche di contorno, perché l'allenatore vorrebbe una struttura diversa e maggiormente organizzata da quella attuale. Ma la Svizzera non è l'Italia, ne varrebbe la pena?
Investire sul boemo alla fine ha pagato, dato che il Lugano si è salvato ed è arrivato in finale di Coppa. Quanta fatica, però, in campionato, anche se da una neopromossa ce lo si poteva aspettare. Il gioco zemaniano, lo si ripete sino alla noia, è diverso da ogni altro, va studiato movimento per movimento, richiede una preparazione fisica notevole, porta a trame gradevoli ma non esclude svarioni difensivi che possono costare cari. Soprattutto, a pagare è l'immagine.
Su Zeman sarebbe tornato il Pescara, svelano le voci del post partita. Ovvero la squadra che aveva portato in Serie A dopo 19 anni, lanciando elementi quali Insigne, Immobile e Verratti, ora a un passo da una nuova finale play off per tornare di nuovo nella massima serie. Magari con Zeman, mai dimenticato? Le sirene adriatiche potrebbero convincere il tecnico.
Nei prossimi giorni, sapremo.