LaRegione ha pubblicato oggi un’intervista della Camera di Commercio al Prof. Lino Guzzella, ex rettore e già direttore del Politecnico federale di Zurigo, prendendo spunto dall’intervento da lui tenuto in occasione della 107esima Assemblea della stessa Cc-Ti, lo scorso 18 ottobre. Il Prof. Guzzella ha offerto una panoramica approfondita sulle sfide e opportunità che il modello economico svizzero dovrà affrontare nei prossimi anni. Analizzando le ragioni del successo dell’economia elvetica, il professore ha messo in evidenza anche le vulnerabilità che potrebbero minacciare il futuro del paese, con particolare attenzione alle dinamiche geopolitiche e alle trasformazioni globali.
I punti di forza della Svizzera
Secondo Guzzella, la Svizzera si distingue per diversi fattori cruciali che hanno garantito la sua stabilità economica: una solida situazione finanziaria, un sistema educativo di alta qualità, un’infrastruttura efficiente e, soprattutto, la capacità di innovazione. Il paese continua a primeggiare nelle classifiche internazionali grazie alla sua politica di ricerca e sviluppo, ma anche per aver mantenuto una certa libertà economica per le imprese. Il sistema educativo duale, che unisce teoria e pratica, è uno degli elementi più efficaci, favorendo l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro basato sul merito.
Le sfide geopolitiche e l'incertezza globale
Tuttavia, nonostante il modello economico di successo, il futuro rimane incerto. "La Svizzera non può influenzare gli sviluppi geopolitici globali", ha sottolineato Guzzella, "ma può concentrarsi su quei fattori che hanno garantito la sua prosperità finora". Tra questi, l'abilità di mantenere un commercio internazionale competitivo è fondamentale. La Svizzera è altamente dipendente dal commercio estero, con circa metà del suo PIL derivante dalle esportazioni. Questo rende l'economia vulnerabile a eventuali rallentamenti nei mercati globali, ma anche a conflitti geopolitici che possono ostacolare il commercio.
Il ruolo del Ticino nel panorama nazionale
Nel suo intervento, Guzzella ha dedicato una particolare attenzione al Ticino, che gioca un ruolo sempre più importante nell'economia nazionale, soprattutto per l’ecosistema dell'innovazione. Il cantone ha sviluppato un settore vivace che va dalla moda al turismo, ma anche nelle aree emergenti come biomedicina, microelettronica e sistemi energetici. Le università locali, USI e SUPSI, sono il cuore pulsante di questo ecosistema e favoriscono il collegamento tra Ticino e le altre regioni svizzere, in particolare Zurigo, creando un asse importante per lo sviluppo economico.
Innovazione e intelligenza artificiale: il futuro economico
La Svizzera continua a mantenere la sua leadership nelle classifiche di innovazione, ma Guzzella ha avvertito che è necessario non essere troppo ottimisti riguardo agli sviluppi futuri. L’intelligenza artificiale generativa, ad esempio, è vista come un’opportunità, ma le previsioni devono essere trattate con cautela. Se da un lato l’IA potrebbe incrementare la produttività, dall’altro ci sono molteplici incognite legate alla regolamentazione e all’adozione di queste tecnologie da parte delle imprese.
Il futuro energetico e le sfide ecologiche
Un altro tema centrale nell'intervento di Guzzella è stato l'approvvigionamento energetico. La crisi energetica ha messo in luce l'importanza di garantire una fornitura stabile e a basse emissioni di CO2. La Svizzera deve affrontare una crescita della domanda di energia, con l’obiettivo di aumentare la produzione interna di energia, soprattutto rinnovabile. Questo obiettivo, tuttavia, richiederà misure più ambiziose rispetto a quelle presentate nel 2017.
La formazione e le politiche universitarie
Infine, Guzzella ha espresso preoccupazione riguardo alla recente decisione del Parlamento federale di triplicare le tasse per gli studenti stranieri. Pur riconoscendo che la differenziazione delle tasse non danneggia necessariamente le università, ha avvertito che un aumento senza un adeguato sistema di borse di studio potrebbe compromettere la competitività della Svizzera come destinazione per talenti internazionali.
Conclusioni: un equilibrio tra rischio e opportunità
Il professore ha concluso il suo intervento enfatizzando l'importanza di un approccio equilibrato. In un mondo in rapida evoluzione, la Svizzera deve essere in grado di affrontare le sfide con audacia, mantenendo la sua capacità di innovare e di adattarsi. Solo con una gestione attenta e una visione lungimirante, il paese potrà continuare a prosperare nonostante le turbolenze globali.