Cronaca
05.10.2015 - 11:400
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Pozzo Polenta, Durisch «il proprietario è totalmente irresponsabile»
Il primo firmatario dell'interrogazione sull'inquinamento del Pozzo Polenta commenta la risposta del Consiglio di Stato. «Peccato che Morbio non voglia riattivare la fonte di captazione. L'area diventi a uso della popolazione!»
MORBIO INFERIORE - Il Consiglio di Stato ha risposto ai "Cittadini del territorio" in merito all'inquinamento del Pozzo Polenta. Si deve ancora scoprire chi è responsabile dell'accaduto, e per questo il Governo ha ordinato al proprietario di svolgere delle indagini per capirlo in modo da addebitare la maggior parte dei danni.
La procedura amministrativa del Cantone è stata autonoma, ma sulle intenzioni di usufruire in futuro della zona ci sono degli interrogativi, perché parrebbe che il comune di Morbio non desidera riattivare la fonte di captazione, un utilizzo che comunque anche secondo il Consiglio di Stato è «poco sostenibile e comporta dei rischi». È stata inoltrata di recente una richiesta per la costruzione di una nuova sonda geotermica ma l'impressione è che si possa arrivare a un cambio di destinazione del sito, che diverrebbe zona artigianale-commerciale .
Un responsabile, comunque, a monte ci sarebbe: l'inquinamento proviene dalla vicina stazione di servizio di Balerna, che avrebbe anche ostacolato i lavori di risanamento necessari.
«Dal nostro punto di vista come associazione dei cittadini per il territorio auspichiamo che si faccia luce sulle responsabilità e che non sia l’ente pubblico, ossia i cittadini tutti, a dover pagare il risanamento e che la collettività oltre al danno “ambientale” subisca anche le beffe pecuniarie», commenta Ivo Durisch, primo firmatario dell'interrogazione. «In questo senso ci sembra assolutamente irresponsabile il comportamento di completa non collaborazione con le autorità del proprietario!»
E il futuro? «Ci rammarichiamo che il comune di Morbio Inferiore, a detta del Consiglio di Stato, non sembri voler riattivare la fonte di captazione. Purtroppo non abbiamo trovato il Piano regolatore di Morbio Inferiore sul loro sito internet per verificare in quale zona di PR si trovi il pozzo, per fortuna oggi il piano delle zone indicativo è pubblicato per tutti i comuni sul sito internet della Confederazione. Da lì risulta che i terreni situati sulla attuale zona S2 non sono edificabili. Viste le normative federali entrate in vigore a giugno del 2014 non sarà nemmeno possibile renderli edificabili».
«Speriamo quindi - conclude - che questa area, se non più pozzo di captazione, possa diventare un’area verde a uso della popolazione. Sarebbe un compenso minimo per il danno subito».