Cronaca
12.10.2015 - 10:190
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Ghisletta, «Lega, dov'è finita la coerenza?»
Il candidato PS al Nazionale è infuriato per il ricorso di Sanvido contro le firme per il referendum sul PAL2. «Hanno paura del popolo. Dietro i sostenitori del PAL2 ci sono grandi interessi economici di gente che spenderà per impedire il referendum!»
LUGANO - Il PAL2 di Lugano rischia di diventare uno scontro fra Lega e PS. Socialisti, Comunisti e Verdi luganesi avevano infatti raccolto 3300 firme contro il credito di 102 milioni concesso a favore del piano di agglomerato del Luganese.
Il leghista Paolo Sanvido ha però inoltrato un ricorso, definendo «in quanto è inutile chiamare al voto il popolo su una questione di cui non ha nessun margine di manovra» e affermando che «non qualsiasi spesa è soggetta al referendum popolare, ma soltanto se si tratta di una spesa di investimento».
Raoul Ghisletta, fra i promotori del referendum, è infuriato. «Con un arzigogolato ricorso al Governo, il deputato della Lega Paolo Sanvido, ovviamente mandato avanti dai vertici della Lega di Lugano, vuole impedire alle cittadine e ai cittadini di Lugano di esprimersi sul finanziamento di 102'040'000 franchi per il Programma dell'agglomerato del Luganese (PAL")» dice, attaccando pesantemente la Lega. «Bella coerenza per la Lega che si sciacqua la bocca con il rispetto della sovranità popolare, in particolare riferendosi al voto del 9 febbraio! Con un ricorso cavilloso vogliono ora mettere il bavaglio alla democrazia diretta del popolo di Lugano».
Al di là del caso specifico, in cui secondo il candidato socialista alle Nazionali «la votazione è importante ed è l’ultima possibilità per cambiare le cose: ossia correggere ora gli errori del PAL2, rendendolo più sostenibile dal profilo ambientale e per il nostro borsello», ciò che è contestato è il voler fermare una votazione, dunque impedendo al popolo di esprimersi.
Che ci siano dietro interessi economici, millanta Ghisletta? «La Lega dei Ticinesi evidentemente ha paura del popolo e non vuole farci votare! Chiaramente dietro ai sostenitori del PAL2 ci sono i grossi interessi economici di ambienti, che vogliono continuare a cementificare il nostro martoriato Luganese e che sono ovviamente in grado di mettere in campo un mucchio di soldi per combattere con ogni mezzo il referendum».