Cronaca
13.11.2015 - 09:240
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40
Chiusura dei valichi. Pantani, «fatevene una ragione». L'Italia, «parliamone»
Gaffuri del Pd aveva criticato i rapporti fra i due paesi, definendoli «guerriglia». Poi però ha chiesto un incontro sulla prospettata chiusura dei valichi, il 19 a Milano. Si vuole che l'eventuale misura sia condivisa e non unilaterale
BELLINZONA - Il Ticino vuole chiudere di notte sei valichi, e l'Italia non ci sta. La mozione della leghista
Roberta Pantani, come misura contro l'aumento dei furti, ha l'appoggio di Parlamento e Consiglio Federale, ma non piace oltre confine.
Intervistata ieri dalla Provincia di Como, Pantani aveva fatto spallucce alle proteste italiane, ricordando come alcuni valichi minori erano chiusi prima dell'entrata in vigore dell'accordo di Schengen. «Protestino con Berna, non con noi, la decisione spetta a loro», aveva detto. «I valichi aperti e incustoditi sono un'ottima via di fuga verso l'Italia o di entrata per la Svizzera per chi vuole delinquere, e gli episodi ci sono. I sindaci se ne dovranno fare una ragione».
Alla richiesta su come sono i rapporti con l'Italia in merito, aveva seccamente affermato «nulli».
Ora la vicina Penisola chiede un incontro: il prossimo 19 novembre a Milano una Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera parlerà del tema. La richiesta nasce da
Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd e membro della Commissione, che ha spiegato come «i colleghi di maggioranza hanno chiesto di invitare i sindaci dei nostri Comuni di frontiera, ma mi sembra giusto che siano presenti, sempre che lo vogliano, anche i primi cittadini delle comunità, a ridosso del confine, dalla parte ticinese»
Secondo Gaffuri, discutere insieme può essere una base per migliorare i rapporti futuri, in vista della Macroregione Alpina, «cercando di uscire dal quel clima di ostilità di cui noi lombardi siamo fatti oggetto». Non aveva però risparmiato un attacco frontale al Ticino, definendo i rapporti fra le due nazioni «una guerriglia continua, alimentata da forze politiche che si chiamano Lega e UDC». La Macroregione Alpina avrà senso, infatti, secondo lui, solo se c'è la volontà da entrambe le parti: parlare della chiusura dei valichi può essere certamente un primo passo.
Alessandro Fermi, sottosegretario all’Attuazione del Programma e ai Rapporti istituzionali nazionali in Regione Lombardia, si è detto pronto a intraprendere ogni misura possibile per scongiurare la chiusura notturna dei valichi. «Se c'è stato un aumento dei furti, si combatte con una maggiore collaborazione fra polizia italiana e svizzera».
Francesca Brianza, della Lega Nord, fino a pochi giorni fa presidente della Commissione dei rapporti col Ticino e oggi assessore regionale, sostiene che una decisione del genere, che potrebbe penalizzare i territori comaschi e varesini, debba essere presa assieme dalle due parti e non unilateralmente.