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Cronaca
20.11.2015 - 11:080
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Pierre Rusconi: «Gobbi non ce la farà»

Il leghista riuscirà a superare lo scoglio del “supervenerdì”, ma difficilmente sarà eletto. Così la pensa l’ex consigliere nazionale democentrista

BERNA – Norman Gobbi non avrà problemi a figurare nel ticket di candidati presentati all’Assemblea federale, ma molto difficilmente potrà venir eletto in Consiglio federale. A pensarla così è Pierre Rusconi, interpellato dall’ATS. «Un'eventuale elezione complicherebbe le cose in seno al partito, in particolare per quanto riguarda le ambizioni dei democentristi romandi, in crescita da anni e presenti in tutti i cantoni francofoni», ha spiegato l’ex consigliere nazionale UDC. «Se Gobbi venisse eletto gli UDC romandi dovrebbero mettere nel cassetto per almeno una quindicina d'anni il sogno di un loro rappresentante nella stanza dei bottoni». Proprio per questa ragione «hanno tutto l'interesse all'elezione di uno svizzerotedesco: agendo in questo modo, tra quattro anni un loro rappresentante avrebbe buone possibilità di prendere il posto del consigliere federale Ueli Maurer». Secondo Rusconi inoltre l’elezione di Gobbi vanificherebbero le speranze del presidente del PPD, Christophe Darbellay, e del senatore ticinese Filippo Lombardi di prendere il posto di Doris Leuthard nel 2017. Inoltre il PLR e il PPD non avrebbero nessun interesse di cedere un posto alla Lega in Consiglio federale, oltretutto dopo i risultati positivi ottenuti in Ticino da Via Monte Boglia. Infine, all’interno dell’UDC, sempre secondo Rusconi, una parte del partito non vede di buon occhio l’elezione di un esponente della Lega, che a livello federale rappresenta «meno ancora del 5% della tanto invisa Eveline Widmer-Schlumpf».
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