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Cronaca
12.02.2016 - 11:450
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

«Una Lega attacca, l'altra tace ed anzi li invita»

Una deputata italiana se la prende con la Lega dei Ticinesi, che ha peggiorato le condizioni lavorative degli italiani, e con la Lega Nord che non fa nulla

MILANO - Anche la politica, ora, si muove per aiutare i frontalieri. Ieri la Camera dei Deputati ha approvato una mozione del Partito Democratico a favore dei comuni di frontiera, per cui si chiedono delle garanzie se verrà ratificato l'accordo fiscale tra Svizzera e Italia. A margine della mozione, però, una deputata ha attaccato duramente le due Leghe, quella dei Ticinesi, rea di aver fatto peggiorare le condizioni di lavoro degli italiani, e la Nord, che non dice nulla. Maria Chiara Gadda, prima firmataria della mozione, ha ricordato le misure adottate da quando il Movimento di via Monte Boglia è diventato il primo partito ticinese: dall'aumento della tassazione locale alla tassa sui posteggi dei frontalieri, dall'obbligo di presentare l'estratto del casellario giudiziario sino all'albo antipadroncini, definito una legge «concepita per colpire le imprese italiane in sfregio al principio della libera circolazione». Tutte misure che hanno penalizzato gli italiani. E la Lega Nord? Tace, anzi «fa parlare gli esponenti ticinesi alla festa di Pontida. Un silenzio molto rumoroso e che dura da molti anni, a partire da quello di Matteo Salvini», conclude Maria Chiara Gadda.
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