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23.02.2016 - 15:060
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Businnes e sport, Lugano si prepara a XCat. «Dobbiamo rischiare!»

Questa mattina è stato presentato il gran premio di motonautica offshore. Dopo riflessioni su sicurezza e ambiente, il via libera. Gobbi: «un evento da sostenere»

LUGANO - «Un ideale connubio fra businnes e sport», questa è la XCat riassunta in poche parole dall'emiro Saif Al Ketbi, presidente della WPPA (World Porfessional Powerboat Association). La Swiss Lugano Lake Trophy, terza tappa del campionato mondiale di motonautica offshore per catamarani, sarà un grande evento per Lugano, l'unica città europea in cui si correrà nel 2016. Prima di accettare, si è riflettuto a lungo su sicurezza, ambiente e opportunità. L'interesse è già alto, e lo si vede ad una prima occhiata alla sala del consiglio comunale, gremita per la conferenza stampa di presentazione. Se ne è compiaciuto anche il sindaco Marco Borradori, primo a prendere la parola. «Ci permetterà di avere una risonanza internazionale, si tratta di gare coperte mediaticamente a livello mondiale: un evento planetario, per la città, la regione e tutto il Ticino! Siamo onorati di essere stati scelti dalla WPPA per ospitare la gara. Come Municipio ci siamo chinati a lungo sui pro e sui contro, tenendo conto dell'importanza della sicurezza e dell'impatto ambientale, e delle zone d'ombra che andranno rischiarate. Se ben gestito, può essere un avvenimento con ricadute per il turismo, la città deve dare ma può ricevere parecchio. Penso sarà una prova di maturità e capacità logistica. Riteniamo che la nostra sia una città in grado di accogliere eventi del genere e questo ci ha fatto decidere per il sì. Una regione turistica che vuole svilupparsi non poteva dire di no a cuor leggero a un'opportunità come questa, a giugno sapremo se organizzarla rientra nelle nostre capacità, e sono convinto di sì. Bisogna correre dei rischi, non aspettare che le cose arrivino: noi, come filosofia, preferiamo rischiare!» L'autorizzazione, come per ogni manifestazione sportiva, è stata data dal Dipartimento delle Istituzioni. Norman Gobbi ha spiegato di aver avuto fra le mani il dossier per tre anni. «Abbiamo ponderato tutti gli aspetti, quello promozionale, quello relativo all'impatto ambientale, e soprattutto quello che concerne la sicurezza nelle acque e attorno alla gara. Il progetto è maturato nel corso dei tre anni. È un'occasione per attirare occhi internazionali sul nostro golfo, che ha bisogno di stimoli". È un evento, secondo Gobbi, «che merita sostegno», e la sua presenza questa mattina a Lugano lo dimostra. XCat è un campionato partito tre anni fa, finanziato da Dubai, che si è sviluppato velocemente: ogni evento viene visto da 750 milioni di spettatori in tutto il mondo, conoscendo una crescita, in particolar modo sui social, fra il 180 e il 400%. «E in futuro contiamo di crescere sempre più», ha spiegato il Presidente WPPA, Saif Al Ketbi, che ha detto di aver apprezzato Lugano. La dimensione internazionale dell'organizzazione, dal ricco buffet offerto al termine alla traduzione italiano/inglese sino alla presenza di media e ospiti stranieri, si nota in ogni dettaglio. Il presidente dell'UIM (Union International Motonatique) Raffaele Chiulli, si è definito «fiero e molto contento di essere qui oggi», ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile l'organizzazione dell'evento. «La WPPA è uno straordinario laboratorio di promozione turistica, economica, commerciale ma anche di sport, inteso nel senso più nobile, con attenzione alla sicurezza ambientale, così che i nostri campioni possano essere un esempio per le generazioni future». Un ruolo fondamentale è stato quello del Presidente di XCat Lugano, Mario Tamborini, che infatti ha parlato con la voce rotta dall'emozione. «Sto parlando di un sogno! Perché è stata scelta Lugano? È un ponte fra Nord e Sud Europa, ed ha molto da offrire, anche cose che riteniamo scontate». L'organizzazione è lunga e laboriosa. Le barche, che possono raggiungere i 200 km/h, con due motori di 300 cavalli l'uno, saranno trasportate a Lugano all'interno di specifici container. L'ambiente era la preoccupazione di molti, ma come ha sottolineato Chiulli, «la WPPA da anni lavora sulla riduzione dell'impatto, tanto che riceverà in merito un premio dal Principe Alberto di Monaco. Prendiamo una serie di misure per minimizzare gli impatti sull'ambiente, sull'acqua e sui suoli. Abbiamo implementato, in collaborazione con UIM e WPPA, i motori più avanzati sul mercato per ridurre le emissioni di anidride carbonica, e abbiamo dei regolamenti comportamentali che tutti coloro che partecipano devono rispettare. Sappiamo quali sono le sfide e il nostro impegno è costante, pur non avendo la bacchetta magica. In Turchia, per esempio, abbiamo usato delle fonti idroelettriche per l'energia pulita». Saif Al Ketbi ha sottolineato come la loro sia l'unica federazione che «spende denaro per avere meno impatto ambientale, e abbiamo presenti quali saranno i passi da compiere in futuro per arrivare un domani a fare gare ecosostenibili». In merito, anche Tamborini ha parlato delle severe punizioni a cui va incontro chi non rispetta le norme sulla sicurezza, ambientale e non. Dunque, tranquillizzando chi teme impatti ambientali, non rimane che godersi l'evento: tre giorni di gare e fascino, a cui si potrà accedere gratuitamente, guardando i catamarani da tutto il lungolago.
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