CRONACA
Favoreggiamento nell'assunzione dell'agente? Giubiasco nega e passa al contrattacco
Chiesi e Dell’Ambrogio, essendosi vista negare la documentazione, si sono rivolti al Ministero pubblico. Il Municipio si appella alla privacy e minaccia azioni legali
GIUBIASCO - Accusato di truffa ad un'assicurazione per aver inscenato il furto della sua auto e licenziato dalla Polizia Cantonale, un poliziotto aveva avuto una seconda occasione con l'assunzione nella Polizia comunale di Giubiasco.Una scelta che in paese non era piaciuta a tanti. Fra i ricorrenti, Gabriele Chiesi e Nello Dell’Ambrogio. Il Municipio di Giubiasco si è rifiutato di consegnare loro l’estratto della risoluzione relativa all’assunzione, nonostante, a loro dire, gli enti locali avessero dato il via libera. Anche il Servizio ricorsi del Consiglio di Stato e l’istanza di intervento all’Autorità di vigilanza sui Comuni non sono riusciti a convincere l'Esecutivo, ed anzi il primo avrebbe avuto un atteggiamento riluttante.Dunque nella mente dei due è nato un dubbio: e se «l’ostruzione messa in atto dal Municipio sia finalizzata a celare aspetti relativi alla citata assunzione, aspetti che potrebbero configurare favoreggiamento o danneggiamento di persone, e che l’esecutivo non vuole siano portati a conoscenza del cittadino»? Da qui, la denuncia in al Ministero pubblico, avvenuta sabato.Il Municipio di Giubiasco oggi ha risposto con decisione, inviando una nota. Ha appreso a mezzo stampa del ricorso di Chiesi e Dell'Ambrogio, che ha a suo avviso l'unico scopo «di gettare fango». «Il Municipio, essendosi già espresso in merito alle ragioni che hanno portato a tale nomina, non torna qui sull’argomento e si rimette a quanto vorrà decidere in proposito il Consiglio di Stato, nel frattempo adito da un gruppo di cittadini. In quella sede, come del resto è stato reso noto anche ai ricorrenti, tra cui Chiesi e Dell’Ambrogio, sarà possibile, su decisione dell’Autorità di ricorso, a cui il Municipio nei prossimi giorni trasmetterà il dossier, ottenere anche la contestata risoluzione, che il Municipio ha, prima dell’inoltro del citato ricorso, deciso di non trasmettere,senza un formale preavviso della Sezione Enti Locali, unicamente a tutela della sfera privata dei concorrenti», specifica il comunicato. Dunque, l'Esecutivo nega di aver compiuto «qualsivoglia atto di rilevanza penale» e passa al contrattacco: «ritenuto l’evidente carattere mendace dell’azione promossa dai signori Chiesi e Dell’Ambrogio, si riserva di intraprendere le misure che il caso imporrà».
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