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Cronaca
11.03.2016 - 09:460
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Il labirinto di problemi del San Carlo

L'audit riscontra problematiche importanti, dalla mancanza di leadership a personale in cura psichiatrica, da turnazioni desuete a troppi frontalieri. E l'intervento è stato tardivo

LOCARNO - Il Municipi di Locarno, «nel rispetto delle persone coinvolte e per garantire l’operatività dell’istituto", non aveva divulgato i risultati dell'audit relativi al San Carlo, ma ora delle indiscrezioni sulla stampa li hanno resi noti, e sono esplosivi. «Scelte errate a livello dirigenziale e di quadri, organizzazione inadeguata, insufficiente utilizzo delle tecnologie, scarso sviluppo e valorizzazione del personale hanno portato al punto in cui siamo oggi", si legge nelle venti pagine del rapporto, redatto da Daniele Intraina e Alberto Cotti della società iQ Center. L'intervento viene giudicato tardivo, e si informa che, se fossero stati chiamati in settembre, gli scenari potevano essere diversi. «Da quando sul tavolo del capo dicastero e del Municipio è giunta la lettera del 19 novembre 2015 del Laboratorio di psicopatologia del lavoro che segnalava un clima di lavoro compromesso, ha agito in modo determinato – in coordinazione con l’Ufficio cantonale anziani – correggendo in tempi relativamente brevi i problemi principali», ribatte il Municipio, sottolineando i miglioramenti. I disagi, spiegano, sono risalenti al passato, e lo conferma anche l'audit. «Sono molti anni che si opera al di fuori delle regole», si legge. Si riscontra la mancanza di una vera leadership, con comportamenti autoritari da parte che hanno portato al deterioramento del rapporto di fiducia tra il personale e i vertici. La scelta di istituire un Dicastero degli istituti sociali è stato un errore, ma il Direttore e la Responsabile di sede non si sono comportati con autorità eccessiva, semmai «lo stress o la sensazione di essere in pericolo hanno probabilmente scatenato comportamenti o atteggiamenti di difesa che si traducono sostanzialmente in poco ascolto e scarso dialogo». «Purtroppo l’impostazione organizzativa che prevedeva una direzione unica per il Dicastero e la casa anziani non ha dato i risultati auspicati», conferma il Municipio, che ha licenziato il Direttore e la Responsabile di sede. Tornando all'audit, si deplora la troppa libertà con cui hanno potuto agire i sindacati, mettendo in risalto i problemi. Mancano le cartelle informatizzate, con conseguente pressapochismo nelle cure, e vi sono turnazione desuete, con persone costrette a tornare dalle ferie, altra fonte di stress. Il Municipio viene richiamato anche a porre attenzione sulla presenza di troppi frontalieri, motivo di tensione. Al San Carlo lavorerebbero quattro persone in cura psichiatrica. Insomma, i problemi alla casa per anziani non mancano.
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