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Cronaca
30.03.2016 - 09:570
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Il PLR replica a Robbiani: «il messaggio è fermo? Colpa della tua gestione amatoriale»

I Commissari della Gestione PLR accusano Robbiani: vogliono approfondire ulteriormente il tema per «la pochezza delle argomentazioni fornite dal titolare del Dicastero»

MENDRISIO - Accuse «democraticamente inaccettabili, oltretutto sulla base delle argomentazioni parzialmente inveritiere comunicate alla stampa»: il PLR di Mendrisio passa al contrattacco con Massimiliano Robbiano sul tema trasformazione in SA delle Aziende Industriali di Mendrisio. Il Municipale leghista ha accusato la Commissione della Gestione di «tenere fermo un messaggio ormai da dodici mesi, è inaccettabile». Pronta la replica de Commissari liberali della Gestione, Giovanni Poloni, Massimiliano Bordogna e Gabriele Ponti. Il messaggio è fermo, ma la colpa è di fatto dello stesso Robbiani. «Rammentiamo che relativamente alle Aziende industriali, la gran parte dei messaggi licenziati dal Municipio e, in un caso, la pochezza delle argomentazioni fornite dal titolare del Dicastero, hanno richiesto ulteriori approfondimenti, anche in considerazione dei milioni di franchi in gioco. E` quanto avvenuto anche per quanto riguarda il cambiamento di forma giuridica delle AIM quando i rappresentanti di PLR e Insieme a Sinistra hanno ritenuto doveroso approfondire alcuni aspetti di merito». «Ci preme sottolineare come la trasformazione delle AIM in SA, non sia l'unico tema legato all'azienda elettrica del dicastero diretto in maniera a dir poco amatoriale da Massimiliano Robbiani»: il messaggio per un trasloco intermedio della sede è giunto in ritardo, anche per l'acquisto delle reti, secondo i liberali, si sarebbe potuto fare di più. Le lungaggini hanno dunque causato il rallentamento, perché i commissari vogliono vederci chiaro. «Il Municipale Robbiani dovrebbe avere l'umiltà di comprendere che il messaggio inizialmente presentato con poco più di cinque o sei pagine di descrizione era lacunoso e pressappochista». Oltretutto, ricordano i tre, «Robbiani si è reso responsabile di un ricorso che ha bloccato il progetto Filanda per anni, senza essere nemmeno riusciti nel raccogliere le firme per il lancio di un referendum. Dunque chi ha peccato, non lanci pietre». Anzi, il Municipale in merito all'AIM ha preso una sola decisione, quella di «aumentare i canoni relativi all'acqua potabile, decisione presa senza presentare alternative ai commissari costretti ad un ennesima forzatura. Forzatura che per la trasformazione in SA delle nostre aziende non possiamo assolutamente accettare».
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