Cronaca
12.04.2016 - 11:020
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Da subentrante a sindaco, Simone Castelletti sbanca a Stabio: «sempre con i piedi per terra»
A Stabio ha battuto il sindaco uscente Cavadini. «Insieme abbiamo ottenuto un risultato stratosferico. I temi? Mobilità e il Maracanà, ma ne abbiamo molti sul tavolo»
STABIO - Prima consigliere comunale (a partire dal 2004), poi in un anno da subentrante in Municipio a sindaco con percentuali da record: è la grande ascesa di Simone Castelletti a Stabio. Abbiamo raccolto le emozioni, dopo qualche ora dalla votazione, del giovane neosindaco, di quindicina.
Sorpreso di essere stato eletto addirittura sindaco, superando Claudio Cavadini?«Sì, per il mio risultato, di cui sono onorato, ma non solo. È da sottolineare come con due soli candidati, ovvero io e Claudio Cavadini, il PLR raggiunge circa 2'000 voti, credo che non accadrà spesso! È sintomo che il lavoro fatto insieme, è stato ottimo portando a grandi frutti. Ho ricevuto anche molti voti dalla scheda senza intestazione, un altro lato positivo. Io e Cavadini siamo sempre andati molto d'accordo, e si vede da quanto abbiamo ottenuto. Il partito ha tenuto, i due seggi sono stati conservati, i nostri risultati sommati sono stati fantastici, ed è la miglior prova di ciò che ho detto. Anche la nostra squadra del Consiglio comunale è valida. Nel prossimo quadriennio cambieranno quattro settimi del Municipio, l'importante è che le persone che si mettono a disposizione lo facciano con passione e in modo costruttivo per i cittadini. Siamo stati eletti e non dobbiamo dimenticare che bisogna lavorare come una squadra per rispondere alle esigenze di tutta la nostra cittadinanza».
Da subentrante a sindaco, cosa è piaciuto di lei alla popolazione di Stabio?«Non sono cambiato, sono sempre stato me stesso. Sempre con i piedi per terra».
La sua elezione, e non solo, è il sintomo che il rinnovamento in seno al PLR prosegue e funziona?«Direi proprio di sì, e si è visto dai risultati non solo di Stabio ma anche di altri Comuni, penso per esempio ad Alain Bianchi di Coldrerio, a Sebastiano Gaffuri di Breggia, tanti giovani sono stati premiati. Siamo il futuro? Lo speriamo! Per quanto mi riguarda, ho sempre svolto il mio ruolo, prima da consigliere comunale ed ora da Municipale, con grande passione e sempre imparando dai più navigati. Non penso ad un futuro a Bellinzona, ciò che mi fa essere contento e emozionato è essere eletto nel paese in cui ho sempre abitato, sono davvero felice di poter rappresentare il mio Comune».
Recentemente a Mendrisio si è assistito alla perdita di Armani, teme che delle ditte che contribuiscono in modo importante fiscalmente possano andarsene da Stabio?«Non bisogna mai escludere a priori questa problematica, il concetto sarà di vigilare sempre e di continuare a tenere d'occhio tutti i nostri contribuenti per essere pronti, in un futuro, a eventuali cambiamenti. Si deve tenere sotto controllo il territorio e le aziende, vanno scrutati attentamente e periodicamente».
Parliamo della querelle con Mendrisio per la chiusura del centro di Ligornetto, la mobilità quanto conterà nella prossima legislatura?«È un tema certamente importante, che ha caratterizzato anche la passata legislatura. Nel limite del possibile vanno attuate misure per la sicurezza dei cittadini, l'esecutivo della passata legislatura ha già portato avanti delle misure che saranno realizzate nei prossimi mesi (per esempio su via Gaggiolo vedrà alla luce il progetto di moderazione del traffico, approvato dal Cantone)».
Ci sono altri temi che le stanno particolarmente a cuore?«Sul tavolo del Municipio ci sono molti progetti concreti. Un tema fondamentale sarà il discorso del nuovo centro sportivo, più comunemente conosciuto dai cittadini di Stabio come "Maracanà", oltre a questo ci sono molti argomenti da sviluppare».