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Cronaca
21.04.2016 - 11:420
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

PPD luganese maschilista? Petralli risponde a Beretta Piccoli

La deputata polemizza per non essere stata scelta come capogruppo. Il presidente sezionale, «capisca che deve lavorare per il gruppo. Tricarico scelto all'unanimità»

LUGANO - Ieri sera sul profilo della consigliera comunale luganese Sara Beretta Piccoli è apparso un lungo post. «Sarebbe stata più semplice nascendo come uomo, magari anche di colore bianco (e non di colore... Nero!), o con una posizione lavorativa importante!... Ma questo è ancora più scoraggiante quando questo accade in una delle nazioni dove, a sentire le statistiche si vive meglio, dove il rispetto delle persone, indipendentemente da sesso, colore, nazionalità, religione, dove la qualità di vita e ... Sono ai primi posti di questo piccolo pianeta, dove invece c'è chi si fa saltare in nome di un dio osannato per indottrinamento. Ormai è certo, l'uomo non sarà mai come una donna, anche a voler veramente cambiare tutte le leggi. (...) per la forza di generare una vita e di difenderla in ogni suo dove, la donna dovrebbe essere apprezzata non solo in famiglia, ma anche in politica. E allora perché non darle l'opportunità di dimostrare che gli steccati non esistono più? Che donna o uomo non fa differenza, ma che anzi la donna può portare anche più esperienze di una uomo? Quando coloro che stanno ai vertici, che pretendono di lasciare al popolo un mondo migliore cambiando le leggi, le rispetteranno e daranno alle donne ciò che meritano perché se lo sono guadagnato? Quel giorno vorrò esserci, e spero tanto sia presto». Filosofia sul ruolo dell'uomo e della donna nella società moderna? No, polemica sulla scelta di Michel Tricarico come capogruppo. Una scelta "maschilista"? Abbiamo girato la domanda al presidente sezionale del PPD luganese Angelo Petralli. Abbiamo fatto una riunione di gruppo con una lunga discussione, dalle 18.30 a mezzanotte, per scegliere chi farà parte delle commissioni e soprattutto il capogruppo, oltre al profilo che vogliamo darci. Da lì è sorta la scelta unanime di Tricarico, il vice è Michele Malfanti. Si aspettava la polemica da parte di Beretta Piccoli?«Abbiamo scelto tutti assieme e Sara stessa ha detto che accettava la proposta, dopo aver sentito le opinioni di tutti dopo tre ore di discussione aperta. La scelta è stata unanime, e non per questione di genere. È possibile far polemica per tutto nella vita, ma penso al fatto che io stesso ho fatto un passo indietro uscendo lasciando ad altri il posto nella Commissione edilizia per trovare un accordo con tutto il gruppo: a questo punto, posso dirmi arrabbiato perché sono fuori dalle commissioni! L'ho fatto come presidente sezionale, dunque tutti dovrebbero essere un po' umili per capire che bisogna privilegiare il gruppo al singolo».Tenendo il confronto fra i due, cosa vi offriva Tricarico più di Beretta Piccoli?«Sara Beretta Piccoli ha le sue posizioni, che tante volte non seguono l'ideologia del partito. Va benissimo, non vogliamo mettere il bavaglio a nessuno ma il capogruppo deve tenere unito e non sciogliere il gruppo. Michel Tricarico ha queste doti, lo abbiamo visto col suo lavoro in Commissione della gestione ed ha una grande esperienza politica con 12 anni di Consiglio Comunale. Beretta Piccoli non ha capito che sta a lei dimostrare che saprebbe creare la coesione e l'accordo all'interno di tutto il gruppo e non di lavorare singolarmente: sia uno stimolo!»Questo post lascerà degli strascichi nel gruppo PPD? «Ho ricevuto una chiamata di segnalazione, e quando sono andato a vedere il post era stato tolto. Non è assolutamente una questione di genere, ripeto. Ora lei deve darsi un profilo e dimostrare di poter essere un buon capogruppo. Al momento attuale ha troppe tendenze a sinistra o a destra che non vanno bene per il gruppo, il quale deve accettare tutte le anime e non solo la sua opinione. Il post, ora rimosso, è stato un momento di rabbia per i risultati delle elezioni, non penso lasci strascichi. Lavoreremo bene, ieri dopo la discussione tutti mi hanno detto che è stato molto bello confrontarsi così: all'interno si sente la voglia di fare e vedere nuovi obiettivi. Inoltre, Beretta Piccoli è presidente della Filarmonica, è presidente della sezione donne, siede in Gran Consiglio e Consiglio Comunale, il capogruppo col profilo che desidero io deve essere presente e avere il tempo da dedicare al ruolo, con tutti i suoi impegni è difficile».La candidatura di Beretta Piccoli era sostenuta dalle donne del gruppo?«Hanno partecipato alla discussione, non se n'è mai fatta una questione di uomini o donne. Ho parlato di obiettivi e di come mi sarebbe piaciuto fosse il capogruppo, da lì è partito il discorso. Non siamo maschilisti, anzi a me le donne piacciono (ride, ndr)».
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