CRONACA
Chiama la Polizia per uno chador, «dovrà risarcire per la richiesta d'intervento esagerata?»
Armando Boneff interpella il Municipio in merito a un episodio accaduto ieri. La Polizia è intervenuta presso una famiglia musulmana, allertata da una chiamata, ma la donna non stava violando la legge
LUGANO - Ha richiesto l'intervento della Polizia dopo aver visto una donna musulmana velata, ma essa in realtà portava il chador, che non copre il volte, e dunque non infrangeva la legge. È successo qualche ieri in Corso Elvezia a Lugano, e il consigliere comunale PPD Armando Boneff interpella il Municipio in merito a chi si assumerà il costo dell'azione della Polizia.«Lo scorso 12 agosto, in corso Elvezia a Lugano - come riportava il CdT - due agenti in moto della Comunale e una volante della Cantonale hanno dovuto fermare, in seguito a una segnalazione, una famiglia musulmana. Ma invano, perché la donna portava un chador, dunque un copricapo che non dissimula il volto e che non è vietato dalle nuove norme, al contrario di burqa e niqab.A prescindere dall’impiego di forze di Polizia in ogni caso sproporzionato al tipo d’infrazione è evidente che il denunciante abbia causato dei costi inutili per sua ignoranza e pregiudizio poiché in nessun caso si può confondere un viso scoperto da uno coperto», riassume così l'accaduto.La legge recita che «chi provoca interventi straordinari o ingiustificati o per sua colpa e chi usufruisce degli accertamenti di polizia a fini privati può essere tenuto al pagamento di tasse a copertura dei costi nei casi previsti da regolamento; …» e che per interventi particolari e su richiesta ingiustificata si prevede un risarcimento di 1'500 franchi, Boneff se al Municipo luganese se «è stata individuata la persona che ha richiesto inopportunamente l’intervento della polizia» e in tal caso se «le è stato richiesto il giusto risarcimento per la richiesta d’intervento immotivata».Inoltre, per evitare il ripetersi di situazioni simili che definisce «fastidiose e umilianti per le persone innocenti che vengono fermate, imbarazzanti per gli agenti e costose per le casse comunali» chiede se «il Municipio intenda raccomandare la stessa severità di trattamento tanto verso chi commette questo tipo di reato quanto chi denuncia l’infrazione inesistente».
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