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Cronaca
29.08.2016 - 12:300
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Annullata l'assunzione del poliziotto, «una vittoria della giustizia!»

Gabriele Chiesi, uno dei ricorrenti contro l'assunzione a Giubiasco dell'agente licenziato dalla Cantonale, esulta. «Un trionfo contro gli abusi del Municipio: conoscono la legge solo per aggirarla»

GIUBIASCO - Era stato licenziato dalla Polizia Cantonale a seguito dell'apertura nei suoi confronti di un'inchiesta per truffa e falsità in documenti, e la sua assunzione presso la Comunale di Giubiasco aveva fatto scalpore. Sette cittadini si erano opposti: dopo svariate polemiche col Municipio, oggi il Consiglio di Stato ha dato loro ragione. L'assunzione è annullata, e per Gabriele Chiesi, uno dei ricorrenti, è una giornata di festa. «Il commento è semplice: avevamo ragione, il Municipio aveva commesso un grave abuso assumendo una persona che non aveva i requisiti né di legge né del bando di concorso, e il Governo giustamente l'ha accertato e ha annullato l'assunzione. Punto e a capo».Credevate di poter vincere, dopo le polemiche?«La polemica è un conto, lo scambio deli allegati in un ricorso un altro. Io sto alla presa di posizione del Municipio sul ricorso, che non stava né in cielo né in terra. Ero fiducioso, anche se non si sa mai di fronte a certi abusi e a certe irregolarità non si può pensare che il Consiglio di Stato desse ragione a loro. Sugli argomenti principali ci ha dato ragione in pieno. È una vittoria su tutti i fronti, soprattutto della giustizia e del fare le cose pulite e non dietro le spalle della gente. Se io e gli altri ricorrenti non ci fossimo mossi, tre giorni prima che l'agente iniziasse a lavorare, sarebbe entrato in servizio e nessuno avrebbe più potuto far nulla. Il Municipio ha tentato di ritardare il ricorso, ma io ho mangiato la foglia e l'ho consegnato di persona, ottenendo l'effetto sospensivo per l'uomo, altrimenti l'esecutivo avrebbe potuto mettere in atto l'abuso. Così siamo riusciti a far trionfare la giustizia e il diritto». Il punto che più vi ha dato fastidio è stata la segretezza, vero?«Il Municipio, se la notizia non fosse uscita sui media (per prima la Regione), che ha fra i suoi membri un avvocato e un tenente di polizia giudiziaria, avrebbe fatto tutto di nascosto. Siamo arrivati al limite dell'accettabile. Al di là del fatto in sé del poliziotto che entra o no in servizio, dietro il nostro ricorso c'è un lavoro per combattere gli abusi di chi dovrebbe conoscere la legge per rispettarla, ma invece la conosce solo per aggirarla. Comunque, non avremmo accettato l'assunzione nemmeno se avessimo saputo prima chi era l'agente che avevano messo sotto contratto».Ora il Municipio può però ricorrere...«Voglio proprio vedere! Noi non dobbiamo fare più nulla, ora toccherebbe a loro convincere i giudici del Tribunale Amministrativo. Figuriamoci, con quelle fesserie che hanno fatto, basta leggere la motivazione della sentenza e si vede che non c'è un millimetro di spazio per un altro ricorso».La cittadinanza come ha reagito alla notizia?«La sentenza è arrivata stamattina e la notizia comincia a circolare ora. Io farò la mia parte per farla circolare, qualcosa intendiamo fare perché la vittoria è qualcosa che va comunicato e festeggiato, essendo una lotta contro gli abusi del Municipio di Giubiasco: non è il primo, non sarà l'ultimo».Cosa vorrebbe dire al Municipio?«Al Municipio non dico niente. Cosa si vuol dire a un Esecutivo che si permette di dire che il concetto di condotta irreprensibile non è mai stato meglio specificato? Ma stiamo scherzando?»
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