Cronaca
07.09.2016 - 11:110
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40
La corsa del guidatore dell'Audi gialla termina in un carcere greco
Le sue scorribande e i furti a bordo dell'auto rubata a un russo residente a Lugano avevano fatto parlare. La vettura era stata ritrovata bruciata, ora è stato arrestato il conducente, un 36enne albanese
VENEZIA - Ricordate l'Audi gialla? La vicenda della vettura di proprietà di un cittadino russo residente a Lugano aveva tenuto col fiato sospeso, come nelle migliori storie a puntate, l'intero Nord-Est italiano.
L'auto era stata rubata nel dicembre del 2015 a Milano, e un uomo l'aveva usata per una serie di rapine, la prima in gennaio, ad Albano, vicino a Padova. Quattro giorni dopo la vettura e il suo guidatore erano ricomparsi a in Friuli, la Polizia aveva sventrato un colpo ed erano volati anche alcuni spari. Il giorno seguente, un inseguimento da film sul Passante di Mestre, con annessa corsa in contromano, aveva causato la morte di una donna.
Si erano susseguite le segnalazioni, anche via web, di chi aveva visto l'auto, la quale ha concluso la sua corsa a Olmé di Fonte. L'Audi gialla era stata infatti ritrovata bruciata, del suo guidatore nessuna traccia.
I Carabinieri di Venezia non si sono mai dati per vinti, e a distanza di alcuni mesi annunciano l'arresto del conducente, un albanese di 36 anni. Vasil Rama, così si chiama l'uomo, è stato fermato al confine fra Grecia e Albania ed è ora in custodia presso un carcere greco.
È stato bloccato tramite il servizio di cooperazione internazionale del Ministero dell'Interno e con la collaborazione della polizia ellenica.