scrive che «il Canton Ticino ha dato un nuovo duro segnale di insofferenza, nei confronti degli immigrati, segnatamente dei frontalieri italiani, approvando, oggi, l'articolo costituzionale "Prima I nostri", che invita a privilegiare, nelle assunzioni, la manodopera indigena», un voto inteso come "un bel no alla libera circolazione delle persone, peraltro già bocciata, dalla maggioranza degli svizzeri, il 9 febbraio di due anni fa ma, finora, rimasta inattuata, per la difficoltà di rinegoziare un accordo con Bruxelles. Il che, verosimilmente, succederà, pure, con l'articolo costituzionale "Prima I nostri". Anche perché, dopo Brexit, l'UE ha messo, ulteriormente in lista d'attesa, il dossier elvetico».Il