Cronaca
19.11.2016 - 14:460
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Lugano odia i gay? «No, non ne può più dei bulli. Omofobi, mettete la sveglia!»
I cartelloni della Love Life con scene omosessuali sono stati sfregiati con scritte e croci celtiche a Lugano. La reazione di Fonio, del PS luganese e della Gioventù Socialista
LUGANO - L'omofobia è ancora diffusa? Purtroppo, pare di sì, basti pensare all'episodio di Lugano. Il tutto è partito da una campagna di Love Live contro le infezioni sessualmente trasmissibili, che sono aumentate negli ultmi anni in Svizzera. L'azione informativa, promossa da Ufficio federale della sanità pubblica, Aiuto Aids Svizzero e Salute Sessuale, fa uso di svariati manifesti, con scene di amore, sia eterosessuali che omossessuali.
I cartelloni con queste ultime scene sono stati presi di mira a Lugano, dove sono stati danneggiati con una croce celtica e con la scritta «Lugano vi odia», in particolar modo nei pressi dell'Ospedale Civico e della zona stadio. Un episodio che ha fatto discutere, mostrando una certa cultura omofoba: ristretta a pochi?
Il primo politico a reagire su Facebook è stato Giorgio Fonio, che stizzito ha commentato: «Lugano e il Ticino non odiano i gay. Lugano e il Ticino sono stufi dei bulli, dei razzisti e degli omofobi. Semplificando, siamo in tanti ad essere stufi degli imbecilli che pensano di poter dire e scrivere quello che vogliono, sempre!».
Il Partito socialista di Lugano ha dato la notizia del vandalismo sul proprio profilo, definendolo un «grave atto omofobico».
Più espliciti e diretti i giovani della Gioventù Socialista, che hanno scritto: «Omofobi frustrati: fatevi una vita e mettete la sveglia, siamo nel 2016! Viva l'amore e grazie lovelife.ch per sensibilizzare sui rischi delle malattie sessualmente trasmissibili».
Foto tratta dal sito gayticino.com