Come fuggire da Fakebook? La Polizia dirama il vademecum contro i profili clonati, e si può anche sporgere denuncia

Continuano i casi di falsi profili per ingannare e addebitare acquisti a chi purtroppo ci casca. Sempre più utenti vogliono lasciare il social: ecco cosa fare se si è fra i "clonati"

BELLINZONA – Profili clonati, non magari una sola volta, ma addirittura due, se non tre, a volte quattro. Chi viene preso di mira? Chiunque, dai cittadini comuni a politici e sportivi. E se qualcuno dei contatti della persona a cui viene clonato il profilo Facebook acconsente a fornire numero di cellulare e codici richiesti, rischia di pagare gli acquisti del “truffatore”.

In un pezzo qualche tempo fa, avevamo raccontato i dettagli dell’inganno, tramite qualcuno che purtroppo ci era cascato. I giorni passano e non i casi non diminuiscono, anzi. Perfino la Polizia si è dovuta occupare della questione, e ha creato un piccolo vademecum su cosa fare in caso di, come lo definisce con un termine caro a questi giorni, Fakebook.

"Nel caso in cui accertate che il vostro profilo Facebook (FB) è stato clonato da qualcuno che finge di essere voi seguite questa procedura:

1. Visualizza il profilo che fa le tue veci. Se non riesci a trovarlo, prova a cercare il nome usato sul profilo oppure chiedi ai tuoi amici se possono inviarti un link allo stesso.

2. Clicca su sull'immagine di copertina e seleziona Segnala.

3. Segui le istruzioni sullo schermo per gli account che fanno le veci di qualcun altro.

Se non hai un account FB, segui le istruzioni pure contenute all’indirizzo
https://www.facebook.com/help/263149623790594 sezione “Come faccio a segnalare un account che finge di essere me?”

Avete inoltre la possibilità di sporgere una querela/denuncia penale nei seguenti modi:
• mediante l'apposito formulario ottenibile presso ogni posto di polizia oppure alla Cancelleria del Ministero pubblico. Il formulario, compilato, dovrà essere trasmesso al Ministero Pubblico del Cantone Ticino, via Pretorio 16, 6900 Lugano. Alla querela vanno allegati i mezzi di prova a disposizione del querelante (screenshot, documenti, fotografie, ricevute, ecc.);
• mediante esposto scritto, nel quale il querelante espone in maniera chiara la fattispecie e l'azione oggetto di querela, da inviare al Ministero Pubblico”.

A quanto pare, ora addirittura si arriva a creare profili per persone che non sono iscritte al social, rendendo evidentemente più difficile per chi riceve una richiesta di amicizia capire se si tratta realmente della persona che dice di essere o meno. Insomma, il rischio è che anche qualche tempo di svago su Facebook possa diventare un peso, e sempre più utenti paiono intenzionati a lasciare il social, stufi dei continui profili clonati.