CRONACA
Se la riqualifica passa da... un bosco sopra la strada. "Airolo tornerà attrattivo come luogo abitativo e turistico ai piedi del San Gottardo"
Il presidente della sezione liberale di Airolo spiega l'idea di riutilizzare a vari scopi 200mila metri quadrati, grazie al deposito del materiale che i biaschesi non hanno voluto alla Buzza
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Un bosco sopra l'autostrada? Lo chiedono cinque liberali e un pipidino, "per riconquistare un paesaggio dimenticato"

14 APRILE 2017
CRONACA

Un bosco sopra l'autostrada? Lo chiedono cinque liberali e un pipidino, "per riconquistare un paesaggio dimenticato"

14 APRILE 2017
AIROLO – Qualche tempo fa, alcuni deputati liberali (Paolo Pagnamenta, Graziano Crugnola, Alessandro Cedraschi, Alessandra Gianella e Fabio Schnellmann) e il pipidino Luigi Canepa con una mozione chiesero al Consiglio di Stato di avviare uno studio di massima per analizzare costi, svantaggi e vantaggi per la realizzazione di una copertura dell’autostrada tra Rivera e Sigirino. Un bosco sopra un’autostrada, in pratica.

Un’idea che è piaciuta, a parole, a molti utenti del web che hanno letto l’articolo da noi dedicato al tema (vedi suggeriti). Come si viene a sapere da Opinione Liberale, il Comune di Airolo ha intenzione di sviluppare un’idea simile. In uno scritto del presidente della sezione liberale locale, Alberto Dotta, viene precisato come il comune, con l’apertura di AlpTransit, abbia avuto numerosi vantaggi, ora divenuto di fatto svantaggi: nessuno si ferma più a pernottare, i turisti arrivano la mattina e ripartono la sera, il paesaggio è in parte deturpato, le strade sono intasate.

Come trarne benefici, dato che, secondo Dotta, le ripercussioni dureranno 10-15 anni? Tramite il deposito materiale che gli abitanti di Biasca non hanno voluto alla Buzza. Lo scopo è duplice: “la copertura dell’autostrada e la sistemazione completa del fondo valle tramite il deposito in loco di tutto il materiale”.

Il Municipio ha già creato una commissione che, tramite l’aiuto di esterni, potrà valutare se l’opzione è fattibile. Il progetto permetterebbe di riutilizzare a scopri ricreativi, sportivi, turistici e agricoli circa 200mila metri quadrati di terreno. Per Dotta, “il paese potrà ritrovare quella attrattività che lo potrà rilanciare quale luogo abitativo e turistico ai piedi del San Gottardo, zona naturalistica di eccezionale bellezza. Sarà un paese a disposizione di tutti coloro che desiderano vivere in una zona tranquilla, soleggiata, immersa nella natura, ottimamente servita dai mezzi pubblici e dall’autostrada”.

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