CRONACA
'King Franco', il sedicente imprenditore italiano titolare dell'Aggancio Giusto di Cadempino, accusato di raggiro dai suoi collaboratori, si difende: "Non sono un truffatore"
Di nazionalità italiana, titolare di permesso B, risiede a Coira, da settimane è “ricercato” dal sindacato Unia, dalla Sezione del lavoro, da creditori ed ex dipendenti. A Cadempino aveva aperto l’agenzia ‘L’aggancio giusto’, filiale ticinese di una società iscritta a registro di commercio a San Vittore, nei Grigioni
CADEMPINO - "NON SONO UN TRUFFATORE". Si difende così il 32enne F.A., che su Facebook si fa presenta come King Franco (la foto con la maschera di Anonimus è tratta dalla sua bacheca), dalle accuse di aver raggirato un sacco di gente spacciandosi per imprenditore.

Di nazionalità italiana, titolare di permesso B, risiede a Coira, da settimane è “ricercato” dal sindacato Unia, dalla Sezione del lavoro, da creditori ed ex dipendenti. A Cadempino aveva aperto l’agenzia ‘L’aggancio giusto’, filiale ticinese di una società iscritta a registro di commercio a San Vittore, nei Grigioni.

Sul sito della ditta si legge: “Affidatevi alla nostra impresa per i servizi di pulizia e sanificazione, ristrutturazione, demolizione ,sgombero impiantistica elettrica e telematica. Riattazione di stabili imbiancatura, giardini, potatore alberi, traslochi e sgomberi di uffici pubblici e privati, alberghi e residence, condomini, palestre e piscine, appartamenti, capannoni industriali oppure per la progettazione dei giardini e per la cura e mantenimento delle aree verdi, prati, alberi e fiori. Renderemo accogliente ed igienizzato il vostro luogo di lavoro e la vostra casa, con la sicurezza di un servizio svolto in modo efficiente e professionale”.

Ma un paio di mesi fa i suoi collaboratori hanno iniziato a reclamare per ore di lavoro non pagate. “Non pagava nessuno – ha raccontato al portale Tio.ch una donna che faceva la segretaria -. Avevo cominciato da una settimana non facevo che ricevere persone che chiedevano soldi”.

Il trucco l’ha spiegato l’assistente di King Franco, scopertasi anche lei vittima di raggiro: “Reclutava persone tramite il web, sfruttava i primi due o tre giorni di prova gratuita per far eseguire loro dei lavoretti a domicilio, pulizie o riparazioni. Poi non assumeva nessuno, e incassava i soldi dai clienti”.

Le vittime si sono riunite in un gruppo su Whatsapp e hanno cercato di ottenere il dovuto, ma finora invano. “Non si tratta di casi isolati ma di una strategia sistematica e calcolata”, ha dichiarato sempre a Tio un sindacalista di UNIA.

Ora King Franco esce allo scoperto e sulla pagina Facebook ‘Rumors Ticino’ dice la sua firmandosi Al King. Con queste parole:

“Buona sera a tutti . Vorrei sapere da voi se è giusta una tale diffamazione nei confronti di una persona che ha sempre pagato le tasse e vive da quasi 10 anni in questo stupendo Stato, parla il dialetto è mangia vive e spende in Svizzera, anche se non è semplice dato il costo della vita. Secondo voi c'è un fondo di verità? C'è davvero una storia del genere? È mai possibile che dopo 4 anni d'attività in proprio io sia riuscito a rimanere in piedi?

Penso mi avrebbero già arrestato da un pezzo. Vorrei ricordare che siamo in Svizzera non in Italia. Di conseguenza le cose funzionano e per tanto mi dico è giusto? Essere paragonato ad Al Capone dei giorni nostri?

Essere etichettato come truffatore? Non ho parole. Non credo… sono vittima e carnefice allo stesso tempo a voi i commenti anche insulti nessun problema dopo tutto sono io ad aver chiesto di pubblicare e ne pagherò le conseguenze”.
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