PREGASSONA – “Era da due anni che sentivamo puzza di escrementi senza capire cosa fosse. All’inizio pensavamo fossero i cani che stavano partorendo, ma gli odori non svanivano, anzi...”. In seguito al “porcile di Pregassona”, gli inquilini del palazzo di via Industria sono ancora sotto shock.
Il settimanale Caffè ha raccolto alcune testimonianze che evidenziano lo stato di degrado del palazzo dove, lunedì scorso, i soccorritori della SPAB hanno trovato 18 cani in un appartamento completamente ricoperto di immondizia.
“Non mi trovo bene”, racconta una donna al Caffè. “Quando sono arrivata, tre anni fa, c’erano diversi drogati che fumavano nell’ascensore e buttavano cartacce per terra”.
Un uomo intervistato dal settimanale ha resistito soltanto 5 mesi in via Industrie. “È diventato invivibile. Le infiltrazioni d’acqua sono dappertutto. Se succede un altro corto circuito rischio di morire”.
La custode del palazzo ritiene che “la verità è che ci abitano persone abbandonate a loro stesse”. “Noi, però, non molliamo, ci facciamo sentire”. Sul caso finito sotto i riflettori nell’ultima settimana la custode ha le idee in chiaro. “Non è possibile – dice – che nessuno si assuma la responsabilità”.