Lo ha vinto Rudolf Stockar, collaboratore scientifico del Museo cantonale di storia naturale, per le sue ricerche in merito al giacimento triassico del Monte San Giogio
BELLINZONA - Il Dipartimento del territorio ha il piacere di comunicare che il paleontologo ticinese Rudolf Stockar, collaboratore scientifico del Museo cantonale di storia naturale, è stato insignito venerdì del premio Friedrich von Alberti per le sue ricerche sul Monte San Giorgio.
È la prima volta che il riconoscimento viene assegnato a uno svizzero.
Il premio del valore di 10.000 euro è assegnato alternativamente a paleontologi professionisti e a paleontologi dilettanti e collezionisti privati per opere di particolare interesse. L'obiettivo del riconoscimento è quello di promuovere gli studi e la divulgazione della paleontologia, scienza che studia la vita nel passato geologico attraverso le sue testimonianze fossili.
Il riconoscimento è stato assegnato venerdì 9 novembre nel corso di una cerimonia a Ingelfingen (Germania) a due studiosi: il dott. Michael Krings, professore all’Università di Monaco di Baviera, e il dott. Rudolf Stockar, collaboratore del Dipartimento del territorio al Museo cantonale di storia naturale.
Per la prima volta, dopo 12 edizioni, il premio va a uno svizzero. Finora erano stati premiati studiosi tedeschi, oltre a uno scienziato francese e a uno austriaco.
La Fondazione Friedrich von Alberti ha voluto, con questo riconoscimento, mettere in evidenza gli studi geologici e le pubblicazioni del dott. Stockar sulle Alpi meridionali, con particolare riferimento al giacimento triassico del Monte San Giorgio.
Laureato in scienze geologiche, il dott. Rudolf Stockar è dal 2001 collaboratore scientifico al Museo cantonale di storia naturale, conservatore per il settore geologia e paleontologia. In questa veste si occupa della ricerca scientifica (scavi e successive pubblicazioni) sul Monte San Giorgio, sito UNESCO dal 2003. Nel 2012 ha conseguito il dottorato a Losanna con uno studio sulla paleoecologia del Triassico del Monte San Giorgio.