MANTES-LA-JOLIE- In Francia fonti vicine all’Eliseo temono un colpo di stato, o quanto meno un tentativo, da parte dei gilet gialli: per domani è allerta massima, con chiusura di musei e l’invito a rimanere a casa.
La guerriglia è esplosa in tutto il paese e sta facendo il giro del mondo questo video, diffuso dall’account Twitter «Violences policières». I giovani protagonisti frequentano due licei, il Saint Exupéry e il Jean-Rostand, a Mantes-La-Jolie, a una cinquantina di chilometri da Parigi.
Come noto, gli studenti sono una delle categorie più attive nelle proteste. I poliziotti questa mattina hanno lanciato contro di loro gas lacrimogeni, dopo che i giovani avevano bruciato cassonetti. Ma poi la scena shock, i ragazzi messi in fila, in ginocchio, con le mani dietro la nuca, alcuni faccia al muro, sotto il controllo dei poliziotti.
Si sente chiaramente un uomo pronunciare la frase “voilà une classe qui se tient sage” (ecco una classe che si comporta bene), mentre sullo sfondo un poliziotto raccomanda di non abbassare la testa e guardare davanti. Per qualcuno la punizione è durata diverse ore.
E si è scatenata la polemica, perché purtroppo scene simili si sono già visti in contesti di guerra. Qualcuno ha urlato che la Francia è il paese dei diritti umani, altri si sono indignati senza scordare però il contesto.
“Queste immagini sono impressionanti ma nessun ragazzo è stato ferito né maltrattato, e non abbiamo registrato alcuna denuncia”, ha detto il prefetto del dipartimento delle Yvelines, Jean-Jacques Brot.
Intanto nella sola giornata di ieri sono stati fermati oltre 700 studenti e per domani c'è davvero paura. Gli stessi gilet gialli non escludono che la violenza si esasperi: "Temiamo che si saranno dei morti e dei feriti. Ci chiediamo quanti morti e feriti ci vorranno prima che Emmanuel Macron ascolti la collera del popolo...": lo ha detto Benjamin Cauchy, uno dei portavoce dei cosiddetti gilet-gialli 'liberi', quelli aperti alla trattativa.