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Cronaca
03.01.2019 - 12:210
Aggiornamento: 14:06

"Avevamo offerto corsi di lingue e soggiorno all'estero, hanno detto di no". La Monte Generoso si difende

La notizia dei nove licenziamenti ha fatto scalpore, tanto che dei dipendenti che facevano volantinaggio sono stati aggrediti. Ora si cerca chi ha almeno un livello C1/C2 in italiano, tedesco e inglese

CAPOLAGO – Licenziamenti per poche competenze? È quello che ha detto la Monte Generoso SA, per motivare il fatto di aver deciso di lasciare a casa una decina di persone, tra cui residenti e collaboratori di lunga data. Non conoscono il tedesco, la motivazione ufficiale.

Che ha fatto arrabbiare molti. Tanto da portare ad aggredire dei dipendenti della società stessa che stavano facendo volantinaggio per un evento in cima al Generoso, sebbene per fortuna solo verbalmente. Ieri il direttore Lorenz Brügger, entrato in carica quest’estate, ha voluto incontrare i media per dire la sua.
Le persone che perderanno il posto sono nove, di cui tre residenti e sei frontalieri, fra cui anche personale del self service del Monte di Pietra.

Ad agosto, quando Brügger ha preso le redini della società, aveva avvertito tutti che avrebbe valutato per un certo periodo l’operato dei suoi dipendenti. Tramite due sondaggi sulla soddisfazione degli avventori e uno studio commissionato a una società esterna sono emerse carenze con sentieri non segnalati adeguatamente, posteggi non segnalati in modo chiaro e servizio al banco in vetta non performante a causa della poca comprensione delle lingue. “Non è pensabile che chi lavora per la ristorazione in una struttura turistica come il Fiore di pietra non sappia almeno tre lingue oltre all’italiano”, ha spiegato.

Ma prima di decidere di licenziare le nove persone (ad alcuni non viene rinnovato il contratto, ad altri sciolto), è stata offerta la possibilità di adeguarsi. La società è infatti gestita da Percento Migros, e dunque ci sarebbe stato l’accesso gratuito ai corsi Migros di lingue. Inoltre i novi erano stati incoraggiati a effettuare dei soggiorni linguistici all’estero durante i 5 mesi di chiusura della struttura, dove la società versa comunque il 90% dello stipendio. Non hanno accettato, e così è arrivata la decisione, definita non facile e che solo per tempi tecnici è arrivata a concretizzarsi in questo periodo, dopo la scelta di ottobre.

Ed ora si cerca nuovo personale. Il profilo è abbastanza elevato: formazione nella ristorazione, livello C1/C2 di conoscenze linguistiche nelle lingue principali (italiano, tedesco, inglese), attitudine al servizio e accoglienza della clientela.

Brügger ci tiene a sottolineare che non sono misure di risparmio. Anzi, chi verrà assunto sarà pagato in base alle competenze, dunque potrebbe percepire uno stipendio più alto di chi è stato lasciato a casa proprio perché non le aveva. 

Saranno residenti o frontalieri? A parità di qualifiche, verrà data la precedenza ai ticinesi, ma il direttore spiega che verranno giudicati principalmente in base a conoscenze e capacità. Se non si trovassero le persone adatte tra i residenti, si attingerebbe ai cv di frontalieri.

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