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Cronaca
07.08.2019 - 12:000

Nove mesi dopo, cercando Amélie. "La mia bimba mi manca come l'aria, non sapere come mi sta mi sta uccidendo"

Chiedo solo di riaverla e sono disposta a fare qualsiasi cosa. Ho anche promesso una cospicua ricompensa a chi me la riporterà", scrive la padrona della barboncina scomparsa da Morbio. "Non può finire così. Sono in un limbo che spacca l'anima"

NOVAZZANO – Nove mesi di angoscia, in cui Maira non ha mai smesso di pensare alla sua barboncina Amélie. Come può mettersi il cuore in pace non sapendo che cosa ne è stato di lei, scomparsa letteralmente nel nulla il primo novembre da Morbio Inferiore.

Come accade per gli animali scomparsi, si erano moltiplicati gli appelli di ricerca online, ma senza esito. Ed ora Maira ci riprova, augurandosi che sia, magari, la volta buona, che il messaggio possa arrivare alla persona giusta. Le sue sono parole toccanti, in cui chiunque ha un amico a quattro zampe può identificarai: un grande amore spezzato, come scrive sui social.

“Questa è una storia di un grande amore spezzato, di un cuore che sanguina da mesi, di una mamma che non riesce a darsi pace . Una storia che non ha un senso, uno scherzo del destino, un limbo che spacca l’anima”, esordisce.

“Sono la padrona di due barboncini meravigliosi. Egon il maschietto preso da cucciolo e la mia principessa Amélie adottata qualche anno fa. Ogni giorno eravamo soliti uscire ore a giocare, correre, sgambettare, sempre insieme e sempre vicini. Poi il maledetto giorno... Era festivo e con i miei due pelosi decido di fare una passeggiata nonostante la pioggia. E una serata di novembre, buia, umida, tetra e il solito bosco impraticabile! Scelgo di andare nel piazzale di un centro commerciale. Sembra un’ottima soluzione visto che è illuminato ed, essendo il giorno dei morti, non utilizzato. Non c’è anima viva e il piazzale diventa il nostro parco privato!”.

Tutto bene, dunque. Poi, in un attimo la vita che cambia. “Ad un tratto perdo un anello e mi distraggo pochi minuti per recuperarlo. Da quel momento inizia l’inferno.... Alzo lo sguardo vedo il maschietto ma non la femmina. La cerco, la chiamo, e un terribile pensiero inizia ad attraversarmi la mente insistentemente : «È successo qualcosa». Amélie non si allontana mai, è sempre al mio fianco come un ombra. È una fifona, cordiale con le persone ma non certo temeraria. Inoltre non conosce bene la zona e questo aumenta la mia ansia. Dopo qualche minuto mi raggiunge un auto, un ragazzo mi dice che una cagnolina é stata investita li vicino e scappata nella mia direzione”.

“Inutile dirvi la disperazione e il panico di quel momento”, racconta la donna.“Immediatamente chiedo aiuto ad amici, parenti sconosciuti e in pochissimo tempo 20 persone perlustravano la zona. L’abbiamo cercata fino al mattino ininterrottamente ma di lei neanche l’ombra. Nei giorni seguenti sono stati allertati veterinari, polizia, dogane, canili, associazioni, asl, municipi, bar, negozi, ecc. Abbiamo appeso mille volantini in Svizzera e in Italia, postato avvisi sui social e alla radio. Tutte le persone che incontravo sapevano di Amélie ma nessun aveva notizie utili. Ho ingaggiato dei cani molecolari ma nemmeno loro sono arrivati alla mia bimba. Dei giornalisti inoltre mi hanno aiutato scrivendo articoli su di lei per spargere la voce il più possibile. Intanto continuavamo a cercarla con l’ausilio di telecamere, trappole, percorsi di cibo, indumenti della famiglia... Ho vagato giorno e notte sotto la pioggia, nella palta, nel buio e al freddo, camminavo tenendo un altoparlante per amplificare la voce, non ho lasciato nulla d’intentato, credetemi, ma di lei nessuna traccia”.

Sino ad oggi, nessuna notizia. “Da quel giorno sono passati 9 mesi, 9 lunghissimi dannati mesi , senza una segnalazione utile, senza un indizio, senza un corpicino ritrovato. Io non mi do pace, Amélie deve essere da qualche parte, non può essere stata inghiottita dal nulla”. 

Le sue parole sono toccanti. “La mia bimba mi manca come l’aria e non sapere come sta mi sta uccidendo. Non posso e non voglio smettere di cercarla, non può finire così. Vedo i post di cani ritrovati e piango, perché la mia cucciola non salta fuori? Che scherzo del destino è questo? Chiedo solo di riavere la mia bimba e sono disposta a fare qualsiasi cosa. Ho anche promesso una cospicua ricompensa a chi me la riporterà ... Vi chiedo di condividere ancora , di continuare a parlarne, di non dimenticarla, magari il messaggio questa volta arriverà nel posto giusto. Io continuo a crederci, fatelo anche voi per favore”.

Il numero di telefono della donna è +41 78 8984211.

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