LUGANO – Il sopraggiungere degli agenti di Polizia è stato a seguito di una segnalazione da parte dell’USI, nei pressi della quale il 16enne e i suoi amici stavano fumando. A spiegare cosa è successo, o almeno che cosa sa al momento, del rocambolesco fermo del giovane, che accusa i poliziotti di averlo preso a sberle e avergli dato una ginocchiata, è il comandante della Polizia della Città di Lugano Roberto Torrente.
A La Regione sottolinea come “l’elemento scatenante è il fatto che al sopraggiungere delle pattuglie, il ragazzo si è messo a correre eludendo il controllo di polizia. Fosse rimasto fermo, non sarebbe successo nulla”. Il ragazzo aveva con sé della canapa e quando ha visto gli agenti è fuggito.
“È vero che il ragazzo è scappato alla vista degli agenti e quando l’agente l’ha raggiunto, nell’azione di afferrarlo, entrambi sono caduti a terra e le escoriazioni potrebbero essere dovute a questo fatto. Non posso però ancora pronunciarmi nel merito. Potrò essere più preciso quando avrò sotto gli occhi i rapporti di polizia degli agenti coinvolti”, prosegue. A intervenire sono state due pattuglie.
Potrebbe esserci un testimone, prosegue Torrente. “Vorremmo sentirlo per capire cosa sia davvero successo”.