CAMPIONE D’ITALIA – La proposta di Norman Gobbi di “riscattare” Campione d’Italia rendendola di fatto svizzera, ticinese, ha fatto rumore oltre Confine. Ed ha scatenato un coro unanime di no dai rappresentanti politici italiani, anche se l’enclave versa in condizioni difficili.
“L’Italia non vende i suoi paesi, ma ne risolve i problemi”, ha affermato Chiara Braga, deputata comasca del Partito Democratico, al Corriere di Como. . “A Gobbi dico che non mi sembra il momento degli annunci creativi. Le soluzioni ci sono, spero che possano essere trovate presto facendo ciò che il governo precedente non ha voluto o saputo fare”.
Contrario anche Giovanni Currò, noto in Ticino per essere colui che assolutamente non vuole la firma dell’accordo fiscale parafato ormai nel 2015. “Fino a ieri nessuno da parte svizzera ha mai prospettato una cosa simile. È vero che in questo momento storico l’enclave è stata un po’ tralasciata, a causa di un problema complesso e di una crisi pesante. Campione però è italiana e tale rimane”.
Le dichiarazioni di chi dice che l’Italia non ha fatto nulla per Campione non sono piaciute a Molteni, deputato della Lega e fino a pochi giorni fa sottosegretario all’Interno. “Currò non sa nemmeno di che cosa parla, i dossier su Campione li abbiamo gestiti assieme al suo collega di partito Carlo Sibilia che peraltro è rimasto al suo posto. Campione è un pezzo d’Italia e tale deve rimanere. Non so perché Gobbi abbia detto queste cose, ho lavorato molto con lui e lo conosco bene: è una persona ragionevole e preparata”.