MANNO - “Durante la notte tra giovedì e venerdì scorso, dei pirati informatici hanno violato i nostri server e sono riusciti a mettere una chiave di criptaggio du tutti i file dei server e dei PC”. Claudio Taiana, co-titolare dell’omonima azienda di Manno, è disperato.
“In pratica", racconta a liberatv, "più nessun file era accessibile e anche tutti gli applicativi sono stati corrotti. Queste persone si nascono dietro un nome: Ryux e hanno lasciato traccia ovunque nei server della loro firma come pure una email”.
Li abbiamo contatti, prosegue l’imprenditore, “e ci hanno chiesto un riscatto di 31 Bitcoin, che corrispondono a circa 300'000 franchi”. Una somma folle!
“Non volendo dar seguito alla richiesta" aggiunge Taiana "ci siamo adoperati con l’aiuto di diversi operatori informatici per tentare il recupero dei file. Abbiamo anche dovuto comprare 6 nuovi server e far installare tutto il gestionale, come pure formattare e ricostruire ben 25 PC”.
Per porre rimedio al danno stanno lavorando da giorni alla Taiana 14 persone, ma intanto l’attività aziendale è bloccata, con le immaginabili conseguenze sul piano economico e operativo.
“Possiamo solo effettuare vendite dirette e scrivere provvisoriamente le bollette su un bloc notes", spiega l’imprenditore. "Ieri sera, dopo lunghissime ore di ricerca, i tecnici trovato tutti i file necessari per poter ricostruire l’intero sistema. Ma si tratta di un lavoro molto complesso, che durerà almeno fino a lunedì prossimo. I tecnici ci hanno comunque assicurato che potranno recuperare tutto fino al giorno precedente all’attacco pirata perché un sistema di back up incrociato su diverse macchine non era ancora stato corrotto”.
È una storia assurda, di vera e propria criminalità informatica. Claudio Taiana intende informare dell’accaduto i partners commerciali, “fornitori e clienti dell’azienda che non hanno più avuto notizie di noi”.
E aggiunge che tutte le e-mail inviate alla ditta dopo l’attacco sono andate perse: “Ancora a oggi non siamo in grado di ricevere nulla e dunque nemmeno di rispondere. Ci scusiamo per il disagio che ne è conseguito ma assicuriamo la clientela che stiamo facendo tutto il possibile per riprendere al più presto la normale attività”.