CRONACA
Il dramma di chi lavora all'ospedale di Codogno. "Buona parte degli operatori è positiva al Coronavirus"
Parla un tecnico di laboratorio: "Si possono solo contenere i contagi. Il Governo italiao non ha fatto altro che seguire direttive che vengono dall'alto, dall'OMS"

CODOGNO – Come si vive dentro la zona rossa di Codogno, il paese del Lodigiano da cui è partito il contagio di Coronavirus? A spiegarlo in un video pubblicato sul canale di Lambrenedetto XVI è un tecnico di laboratorio all’ospedale del paese, che lancia l’allarme sulla situazione difficile che si vive in particolare all’ospedale.

Da nove giorni il paese vive in emergenza. Mancano le risorse, per esempio, per fare il tampone a tutti i cittadini, sarà dunque riservato solo a chi ha i sintomi o è stato a contatto con per contatto con malati e ai dipendenti dell’ospedale. Un nosocomio che funziona internamente, ma chiuso nei servizi come ambulatorio e accoglienza.

“La situazione non è bella, buona parte degli operatori e del personale medico è risultata positiva”, spiega. 

Si può solo, aggiunge, contenere i contagi. “Il Governo non ha fatto altro che seguire le indicazione dell’OMS, pur con le conseguenze drammatiche economiche. Noi italiani non abbiamo inventato nulla, viene tutto dall’alto”.

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