BELLINZONA – Nei momenti di crisi di solito emerge la solidarietà. O ci si chiude su sé stessi, urlando all’untore e non avendo contatti con nessuno “altro” (dove altri in questo momento storico sono coloro che arrivano dalla vicina Penisola, anche se ormai il Coronavirus si è diffuso anche da noi), o ci si apre ad aiutare chi ne ha bisogno.
Per fortuna, molti ticinesi stanno andando nella seconda direzione, cercando di mettersi a disposizione della comunità, in particolare delle fasce deboli che più volte vengono definite come quelle da proteggere da parte delle autorità.
I social in queste fase aiutano tanto, e se ieri era nato un gruppo per permettere di offrire posti letto per il personale sanitario frontaliere, in serata ne è stato fondato un altro, che ha già fatto il boom. Si chiama “AiuTIamoci CV”, dove il TI è messo volutamente in maiuscolo e il simbolo è una mano che si stringe (simbolica perché al momento come ben si sa le strette di mano sono proibite quale misura di prevenzione) coi colori del Ticino.
L’obiettivo è presto spiegato. “Cari amici Ticinesi, Cari amici Svizzeri, Cari amici Lombardi,...
in questo momento ci troviamo in un momento complicato. E magari siamo solo all'inizio. Il Coronavirus si sta facendo sentire e vedere un po' ovunque nonostante sia tanto piccolo e silenzioso. Lungi dal voler fare i Crocerossini, abbiamo pensato di creare questo gruppo aperto a tutti per aiutarci nelle piccole cose. Non vogliamo crear panico. Non vogliamo creare disinformazione (soprattutto!!!). Non vogliamo creare dibattiti. Non vogliamo rubare il posto a nessuno.
Cosa è quindi -vi starete chiedendo- il vostro obiettivo?! Semplice, cercare di usare almeno una volta nella vita i social in maniera utile. Ma dopo tante parole, cosa vogliamo fare, concretamente?
Ripeto: aiutarci in piccole cose. Buttiamo là qualche idea, ma se qualcuno vuole darcene di nuove, è più che il benvenuto!”, scrive il fondatore.
Ecco alcune possibilità di utilizzo del gruppo:
“- Hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a far la spesa o ti butti la spazzatura (magari perché sei anziano o un soggetto a rischio perché malato e preferisci non esporti troppo all'esterno) oppure un tuo parente/amico stretto ha bisogno ma tu sei lontano e non puoi aiutarlo? O magari vuoi metterti a disposizione? Scrivilo!
- Hai ha disposizione un appartamento o un posto per dei lavoratori del settore sanitario o in supermercati per beni di prima necessità che arrivano da lontano e da zone a rischio, oppure sei tu stesso uno di questi lavoratori? Scrivilo!
- Sei in quarantena e avresti voglia di farti due chiacchiere con qualcuno perché ti stai annoiando? Scrivilo!
- Il Coronavirus ha colpito la tua associazione (tipo Carnevale, SciClub,...) e non hai la certezza di poter proseguire l'anno prossimo se non con l'aiuto della gente? Scrivilo!
- Hai altre idee o ti colpisce direttamente un problema per cui i membri di questo gruppo potrebbero aiutarti? Scrivilo!”.
E l’idea ha funzionato alla grande. In poche ore sono arrivate quasi 4000 iscrizioni per migliaia di post. Offerte in particolare per aiutare a fare la spesa, soprattutto per gli anziani, corse in farmacia, portare a spasso cani. E servizi particolari quali meditazione online per tranquillizzarsi, corsi psicologici via Internet per vivere meglio la pressione, chiacchiere al telefono per tenersi compagnia.
Per chi offre, c’è chi chiede. Magari persone che sono in Italia e hanno familiari anziani qui. O gente che ha delle necessità ma non può uscire di casa.
Qualcuno lascia la sua testimonianza di come sta vivendo il momento, creando discussione. La solidarietà, oggi, passa dal web (anche se non solo).
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