*Lettera del Municipio di Bellinzona alla popolazione
Care e cari Bellinzonesi, il Municipio si rivolge a voi e alle vostre famiglie in un momento particolare per la vita collettiva della nostra nuova Città, ma anche per le nostre esistenze private. Mai ci saremmo aspettati di doverci confrontare con una pandemia planetaria e con i suoi rovinosi effetti: limitazione dei rapporti sociali, riduzione della libertà di movimento, malattia e, purtroppo, per diverse famiglie anche morte.
È vero, non siamo in guerra e ognuno di noi comprende bene la differenza con la devastazione, la miseria, il terrore vissuti da tanti nostri simili in altre parti del mondo nemmeno troppo distanti da casa nostra. È però altrettanto vero che insieme stiamo sperimentando una avversità come non ne conoscevamo più da decenni e che mette a dura prova la nostra resistenza e coesione, tanto più quando, come accaduto a diversi nostri concittadini, la malattia subdolamente si insinua tra le mura di casa, seminando scompiglio, paura e a volte dolore. Bellinzona, le sue autorità, i suoi abitanti esprimono quindi la propria vicinanza, ma anche il proprio sostegno a chi ha vissuto questa esperienza, a chi ha perduto una persona cara, a chi a letto in casa o in ospedale, ancora sta lottando.
A queste persone vogliamo dire: non siete sole, vi stiamo pensando e sappiate che molti stanno lavorando affinché neppure ora, in questo momento di difficoltà, ci si perda di vista, per rimanere uniti nella distanza. Poiché uniti, ce la faremo! Un pensiero di sincera riconoscenza va quindi a chi – e sono davvero molti: personale sanitario, soccorritori, addetti nelle cucine, nella pulizia, nella cura, manutenzione e amministrazione – si sta adoperando nelle nostre case per anziani, negli ospedali e negli istituti per offrire a malati, anziani, persone vulnerabili assistenza e cure. Siamo vicini, siamo Bellinzona Un grazie anche a chi sta facendo funzionare i servizi essenziali della Città, per tenerla pulita, garantire l’erogazione di energia e acqua, gli aiuti sociali o la raccolta dei rifiuti, insieme alla nostra stessa sicurezza: assistenti sociali, curatori, docenti, personale di refezione nelle scuole, addetti alle pulizie, operai, tecnici, artigiani, pompieri e agenti di polizia, insieme a chi si è messo a disposizione per assistere i nostri anziani per la spesa.
Avremmo tutti preferito iniziare in modo diverso questa primavera 2020, avvicinarci altrimenti alle festività pasquali. Per giunta sappiamo che terminata la fase acuta, servirà ancora molto tempo per lasciarci questa crisi alle spalle. Ognuno – anche la nostra Città – dovrà fare la sua parte. Noi ci stiamo preparando, fatelo anche voi, insieme sarà più semplice. Tra non molto, con prudenza e rispetto per il prossimo, potremo tornare alle nostre vite e a riabbracciare, non solo idealmente, i nostri cari. Insieme, presto, torneremo a vivere e a far vivere la nostra Città. Auguri e restate in buona salute!