LUGANO - In qualche modo, gli organizzatori dei vari eventi che caratterizzano l'estate stanno cercando di poterli tenere comunque. E la risposta massiccia della gente mostra come la voglia di tornare ad una sorta di normalità c'è. È il caso della Traversata del lago di Lugano, che giungerà quest'anno alla sus 88esima edizione, che è già sold out.
" La difficile situazione sanitaria non ha fermato il comitato che si é impegnato fortemente nell'organizzare per l’estate 2020 un evento che rispetti le vigenti norme sanitarie e che garantisca la salute dei partecipanti. La ferma volontà del comitato nel dare continuità all’evento e il grande lavoro svolto per garantirne la sicurezza hanno portato ad un’edizione diversa dalle precedenti, ma di sicuro interesse per ogni appassionato", scrive il comitato stesso in una nota.
Gli appassionati a questa manifestazione non hanno mancato l’appuntamento presentandosi numerosi alle iscrizioni che hanno prodotto un Sold out anche quest’anno. Il comitato *é molto felice dell’attaccamento della popolazione alla Traversata del Lago di Lugano e la dimostrazione di fiducia ricevuta é la soddisfazione più grande!"
Attorno a questo evento gravita una grande quantità di persone che ne permettono la buona riuscita, con addetti per la sicurezza a terra, per la sicurezza lago, per la logistica, per le iscrizioni e le registrazioni, per il coordinamento e il servizio pasto, e molti altri. Il comitato ci tiene a ringraziare calorosamente tutti quanti, così come gli sponsor che nonostante il periodo complicato non si sono tirati indietro ed hanno permesso l'organizzazione dell'evento.
Quest'anno la Traversata assumerà anche un tocco tecnologico e userà delle innovative boe robotiche per delimitare il percorso dei nuotatori. Le boe, 4 in totale, sono state sviluppate a Lugano da 3 ingegneri (Valentina Venturi, Gilles Caprari e Julien Buros) e sono paragonabili a dei droni acquatici. Sono composte da un sistema di posizionamento GPS e da due motori elettrici che permettono di correggere in continuo un'eventuale deviazione di posizione dovuta per esempio al vento o alle onde. La loro precisione è dell'ordine del metro e mezzo, dieci volte superiore a una boa classica posizionata in mezzo alla baia di Lugano e che richiede più di 200 metri di corda per ancorarsi sul fondo. Inoltre le boe robotiche ‘nuotano’ autonomamente fino alla loro postazione predefinita e quindi la loro messa in funzione è estremamente semplice. Non essendoci un ancoraggio, non c'è rischio di lasciare sul fondo qualche pezzo
di ferro o mattoni.
“Le boe sono state pensate inizialmente per le regate di vela e le usiamo già da un anno" spiega Gilles Caprari “siamo molto felici che siano usate per questa edizione speciale ‘giro di boa’!
L’appuntamento, per chi ha potuto iscriversi, é per il 23 agosto 2020 con l’88.esima edizione della Traversata del Lago di Lugano.