BERNA – Gli esperti della Confederazione hanno aggiornato oggi la popolazione sull'evoluzione dell'emergenza coronavirus in Svizzera. Presenti all'incontro informativo Virginie Masserey, responsabile della Sezione malattie infettive dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e Andreas Stettcacher, delegato del Consiglio federale per il Servizio medico coordinato.
Si fa seria la situazione nei reparti di terapia intensiva. Lo ha ribadito Stettbacher in conferenza stampa: "Ad oggi – spiega – ci sono 543 pazienti Covid-19 ricoverati in terapia intensiva, 24 in più rispetto a ieri. I reparti di terapie intensive sono sotto stress. Il certi Cantoni il numero di letti è addirittura superato. Si è quindi implementata la capacità, aggiungendo 240 posti in più non certificati. La situazione negli ospedali è tesa ma non al collasso. Al momento, circa un quinto dei letti è libero".
"Un rallentamento – aggiunge Masserey – c'è stato ed è il primo segnale positivo. Ma ricoveri e decessi sono in crescita. E questo non è di certo un buon segnale. Sono, però, calati anche i tamponi effettuati. Misure sufficienti? Non spetta a me dirlo, ma ai politici. La Svizzera ha scelto una via di mezzo...".