CRONACA
E cominciano i tagli nei cinema: a casa un terzo dei dipendenti del CineStar
Il multisala di Lugano è chiuso da inizio novembre, anche a ottobre aveva tenuto aperto solo nei weekend: sui quindici dipendenti, cinque avrebbero ricevuto la lettera. Essendo molti su chiamata, da settembre non hanno diritto al lavoro ridotto

LUGANO - Il Coronavirus, come noto, sta bloccando la cultura. Pochi spettatori possibili per le rappresentazioni e gli spettacoli hanno portato molti teatri e cinema a chiudere, ma anche le poche pellicole disponibili, dato che non si stanno girando i film previsti, hanno inciso sugli orari di apertura. E arrivano i primi licenziamenti.

Stando al Corriere del Ticino Online, la situazione al Cinestar di Lugano sarebbe critica. Almeno un terzo dei dipendenti, che in tutto sono una quindicina, avrebbe ricevuto la lettera di licenziamento. Tutti i lavoratori sono assunti su chiamata a parte il direttore e un altro manager, e questo complica la questione. Infatti durante la prima ondata di Covid tutti avevano beneficato dell'indennità di lavoro ridotto, sino ad agosto, ma a settembre da Zurigo era stata inviata una dichiarazione dove si diceva che chi lavorava al CineStar da meno tempo avrebbe perso il posto.

Il cinema è chiuso da inizio novembre, anche a ottobre aveva tenuto aperto solo nei weekend. 

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