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Cronaca
12.02.2021 - 13:310

Igor Rucci dà vita a Safe World, il primo passaporto vaccinale in Svizzera

È stato presentato oggi il primo passaporto vaccinale made in Svizzera. Il fondatore: "Pronti a offrire il nostro contributo per uscire dalla crisi"

LUGANO – SafeWorld. Si chiama così il primo passaporto vaccinale digitale made in Svizzera, nato e creato dall'omonima startup fondata da Igor Rucci con sede a Lugano. Presentato oggi in conferenza stampa, il passaporto vaccinale "rappresenta la soluzione ottimale e su misura per gli organizzatori di eventi e per l'industria dell'hospitality e dei viaggi".

"SafeWorld – è stato spiegato – si basa esclusivamente sull’iscrizione volontaria da parte di coloro che si sono vaccinati e che desiderano ottenere una soluzione veloce e efficace per poter dimostrare l’avvenuta vaccinazione. Sviluppato grazie all’esperienza del suo fondatore nella gestione di dati altamente sensibili, l’utilizzo di SafeWorld permetterà a chi gestisce viaggi aerei, crociere, fiere, concerti, stadi e feste, di offrire servizi ed organizzare eventi per le persone già vaccinate.  La protezione della privacy dei singoli individui è la massima priorità".

La startup ticinese oltre ad aver implementato un sistema che garantisce la massima protezione dei dati personali, registrati solo a seguito di una volontaria iscrizione delle persone interessate, fornirà i dati esclusivamente a enti che operino in eventi, viaggi ed ospitalità. SafeWorld "garantisce inoltre che ogni utente verrà istantaneamente avvisato tramite email ogni volta che un ente autorizzato avrà accesso ai suoi dati. SafeWorld orgogliosa del suo livello di trasparenza in termini di trattamento dei dati che rappresenta un unicum nell’attuale giungla della gestione di dati personali".

Il fondatore Igor Rucci ha espresso la sua opinione riguarda a un possibile scenario di ripresa post-pandemia: "È impossibile determinare con certezza quali saranno le misure che i governi prenderanno per favorire l’uscita dalla pandemia e per rilanciare un’economia in netta difficoltà. Noi crediamo che una delle possibilità più realistiche ed attendibili sia quella di permettere alcune attività e servizi temporaneamente alla popolazione vaccinata. Se questo sarà il caso, noi saremo pronti ad offrire le nostre capacità per il bene della collettività e per uscire da questa crisi nel modo più rapido possibile, rilanciando alcuni dei settori più colpiti".

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L’iscrizione volontaria a SafeWorld, per ovvi motivi di sicurezza, non può essere svolta esclusivamente dalla singola persona vaccinata, ma necessita di essere “convalidata” da una terza parte. SafeWorld ha  individuato, come primo partner, il canale delle farmacie per svolgere tale delicato ruolo di verifica, con l’obiettivo di creare una rete nazionale per garantire una copertura capillare su tutto il territorio svizzero. La prima farmacia che ha aderito al progetto SafeWorld è la Farmacia Salus di Via Canova a Lugano. Il gestore della farmacia, Marco Malfanti, ha dato voce alla sua soddisfazione riguardante il ruolo della sua farmacia nella risposta alla pandemia. "In seguito ad avere iniziato ad eseguire test rapidi PCR, siamo molto soddisfatti di poter iniziare una collaborazione con SafeWorld. Riteniamo infatti che questo progetto, nato in Ticino, possa davvero aiutare nella fase di ripresa dalla pandemia.”

Nei giorni scorsi, è stato siglato un accordo con Petra Peter’s Events, società attiva da numerosi anni nel mondo degli eventi nel Canton Ticino. Petra Peter, la fondatrice dell’azienda, si è detta molto ottimista a riguardo dell’impatto che la startup ticinese potrà avere sul mondo degli eventi e dello spettacolo, permettendo all’industria di riprendere le operazioni in sicurezza. "Dal momento in cui le autorità federali limiteranno temporaneamente l’accesso agli eventi alle persone già
vaccinate, Petra Peter’s Events usufruirà di SafeWorld".

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