BELLINZONA - L'estate arriverà o per quest'anno dobbiamo rassegnarci? Se lo chiedono gli amanti della tintarella, che ogni giorno malinconicamente vedono il sole sparire. Se lo chiede chi non ne può più di temporali e gradine. E MeteoSvizzera che dice? Effettivamente, per ora quella che abbiamo vissuto non si può definire un'estate al 100%, anzi. Ma c'è fiducia che presto l'avremo.
Scherzosamente, il sito spiega che c'è chi "vuole denunciare il Böögg per la sua profezia sbagliata sulla buona estate, anche se non è stato bruciato a Zurigo ma nella Gola della Schöllenen". Per gli scaramantici le tradizioni sono sacre, chissà che la colpa non venga data non a un errore del pupazzo mentre bruciava ma al luogo diverso dove si è svolto il rito...
In ogni caso, scrive MeteoSvizzera, "per quel che riguarda il caldo giugno era partito con il piede sull’acceleratore, con brevi periodi di canicola, per poi perdere il ritmo. Restando però mediamente sopra la norma, come si nota nella cartina di sinistra, con uno scarto ben distribuito su tutta la Svizzera di circa 2 gradi oltre la norma. Dopo una frenata del caldo nella seconda parte di giugno, il freno a mano è restato azionato nella prima metà di luglio. Il Sud delle Alpi se l’è cavata grazie a brevi situazioni favoniche, restando attorno alla norma, mentre al nord manca effettivamente qualche grado rispetto alla norma"
"Le precipitazioni sono state localmente intense sia in giugno che in luglio, provocando danni ingenti con l’attuale situazione critica per le piene di laghi e fiumi a nord delle Alpi. Mediamente però il sud delle Alpi in giugno è restato sotto la norma, se non per l’alta Valle Maggia e alta Val Bedretto. In particolare il Sottoceneri ha ricevuto solo 15% delle precipitazioni normali. A sud delle Alpi luglio è stato finora segnato da due eventi di piogge e temporali particolarmente intensi, che localmente hanno segnato record di accumuli su poche ore, nei primi 15 giorni però mediamente solo in lato nord-ovest del Ticino è in eccesso di accumuli", prosegue. Invece "a nord delle Alpi le precipitazioni sono state mediamente sopra la norma sia in giugno che nella prima parte di luglio, ed erano particolarmente attive su alcuni bacini imbriferi, facendo esondare localmente laghi e straripare corsi d’acqua. Le allerte in corso lo dimostrano".
"Che dire, a noi risulta che l’estate in corso a sud delle Alpi, malgrado eccessi transitori e locali anche violenti, non sia particolarmente fuori dalla norma, ma piuttosto attorno ad essa": solo l'altro giorno Marco Gaia ci spiegava che la variabilità è la caratteristica principale del clima nella nostra zona.
E andando avanti? "Siamo comunque a metà dell’estate e, dai dati attuali, nei prossimi giorni sembra che toglieremo definitivamente la mano dal freno a mano, pigiando convinti sull’acceleratore. Il caldo in arrivo sarà però piacevole visto che sarà sostenuto da un debole effetto favonico, che abbasserà l’umidità nell’aria evitando la sgradevole sensazioni di afa, e permettendo di non dover soffrire di notti tropicali".