CRONACA
Principio di annegamento in Valle Verzasca
Stando a una prima valutazione medica, la vita del 31enne non sarebbe in pericolo
TIPRESS

LAVERTEZZO – La Polizia cantonale comunica che oggi, poco dopo le 15, a Lavertezzo vi è stato un principio di annegamento. Stando a una prima ricostruzione e per cause che l'inchiesta di polizia dovrà stabilire, un 31enne cittadino svizzero residente nel canton Vaud si è tuffato da un'altezza di circa 6 metri, urtando quindi una roccia e non riemergendo più. Provvidenziale è stato l'intervento di una giovane bagnante presente nelle vicinanze che, con il successivo aiuto di un'altra persona, è poi riuscita a trarre a riva l'uomo.

Oltre agli agenti della Polizia cantonale e, in supporto, della Polizia Intercomunale del Piano, sono quindi intervenuti i soccorritori della REGA che hanno elitrasportato il 31enne all'ospedale. Stando a una prima valutazione medica, la sua vita non è in pericolo. 

Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Deceduto l’escursionista milanese precipitato ieri in Valle Verzasca

CRONACA

Cade per dieci metri: grave infortunio in Valle Verzasca

CRONACA

Intragna, 65enne colpito dal tronco di un albero: gravi le ferite

CRONACA

Cinese inghiottito dalla Verzasca: è in pericolo di morte

CRONACA

Dramma a Lodano, 17enne schiacciato da un albero. È in pericolo di vita

CRONACA

Un anziano si sente male mentre fa il bagno. Soccorso, è in pericolo di vita

In Vetrina

IN VETRINA

Intrappolati nella rete: la dipendenza da internet e le sue insidie

04 APRILE 2025
IN VETRINA

Cieslakiewicz, l'anno d'oro di BancaStato e il commosso 'Grazie!' a Bernardino Bulla

14 MARZO 2025
IN VETRINA

Innovative, di design e ecosostenibili: ecco le superfici su misura firmate Gehri Rivestimenti

13 MARZO 2025
IN VETRINA

Tennis, attenzione agli infortuni: traumi acuti e da sovraccarico sotto la lente

12 MARZO 2025
IN VETRINA

Alla TIGEL una giornata all'insegna del Gusto. E il "Master Chef" del gelato

05 MARZO 2025
IN VETRINA

Linfedema e lipedema: patologie ancora sottovalutate. “La diagnosi tardiva è la vera barriera da superare”

25 FEBBRAIO 2025