LUGANO - Una convenzione con la Città di Lugano. Sei eventi. Una mostra. E il premio dedicato a Marco Borradori. Endorfine Festival Lugano ha presentato oggi ufficialmente l’edizione 2021 (17-19 settembre), la terza della manifestazione dedicata al pensiero e alla creatività, con diverse novitàsia a livello di cartellone, sia organizzativo.
Alla conferenza stampa erano presenti anche le autorità comunali rappresentate dal capo dicastero cultura Roberto Badaraccoe dal direttore della divisione eventi Claudio Chiapparino.
L’associazione promotrice, dopo il successo delle prime due edizioni, ha sottoscritto una convenzione biennale con la Città di Lugano, a partire dal 2021, che garantisce al Festival supporto logistico, organizzativo e finanziario tale da potersi ulteriormente sviluppare. La partnership tra Endorfine e la Città si fa quindi ancora più stretta e significativa, con l’obiettivo comune di rafforzare la presenza del Festival nell’ampia offerta culturale e degli eventi della Città.
Il Comitato di Endorfine è particolarmente grato al Municipio di Lugano per la fiducia e il sostegno accordato.Il comitato esprime profonda gratitudine anche per i numerosi sponsor che, nonostante un anno segnato dalla pandemia, non hanno fatto mancare il loro supporto al Festival. Si ringrazia in particolare Banca Stato, Sirio, Fondazione Cardiocentro, TeleTicino e Radio3ie tutti gli altri preziosi sostenitori. È bene ricordare al pubblico che senza il supporto dell’ente pubblico e dei privati sarebbe impossibile proporre un cartellone come quello di Endorfine, rendendolo accessibile adogni spettatore.
"Vite blindate"- Ilcartellone 2021
Nonostante le enormi difficoltà ed incertezze create dalla pandemia, il Comitato e la Direzione sono fieri del programma, ricco di ospiti di prestigio, che sono riusciti faticosamente a comporre per l’edizione 2021, che anche quest’anno si terrà tutta in presenza.
Il titolo e il fil rouge su cui è stato costruito il programma è “Vite blindate”.
“La pandemia ci ha fatto “assaggiare”, nostro malgrado, il senso di reclusione che si prova quando ci si trova all’interno di un fenomeno storico senza facili vie d’uscite o quando alcune libertà vengono limitate o negate. Ma c’è chi conduce una “vita blindata” da ben prima del Covid. Per esigenze professionali. A causa di una condizione sociale o economica. O perché la sua esperienza è indissolubilmente legata ad una storia", spiega la direttrice Roberta Nicolò, "con i nostri prestigiosi ospiti cercheremo di approfondire questa condizione umana”.
Si comincia venerdì 17 settembre alle 21.15 con Michele Santoro, che presenterà al Boschetto Ciani il suo ultimo libro “Nient’altro che la verità” e ripercorrerà la sua carriera televisiva, non mancando di commentare l’attualità.
Sabato 18 settembre, sempre al Boschetto Ciani, spazio alla “Giustizia ripartiva”, con uno straordinario incontro tra gli ex brigatisti Adriana Faranda e Franco Bonisoli, coinvolti del sequestro Moro, la figlia dello statista DC Agnese e Giorgio Bazzega, figlio di un’altra vittima de lterrorismo rosso, il maresciallo Sergio Bazzega.
Alle 15.00, al Boschetto Ciani, spazio a Valeria Collina, madre del giovane Youssef Zaghba morto sul London Bridge il 3 giugno 2017 dopo aver ucciso, insieme ad altri due attentatori, otto persone. Cosa significa essere madre di un terrorista? La domanda apre una voragine profonda capace di sconvolgere l’intera esistenza. Valeria Collina porterà al pubblico luganese le sue risposte.
Alle 21.15 al Palacongressi toccherà a Teo Teocoli portare un po’di leggerezza, ripercorrendo la sua straordinaria carriera artistica, segnata da incontri altrettanto straordinari, da Salvador Dalì a Brigitte Bardot, da Gianni Agnelli ad Adriano Celentano. Ci sarà da ridere, ma anche da riflettere, con il racconto di uno spaccato della storia della tv e della società italiana degli ultimi cinquant’anni.
Una “vita blindata” è certamente quella del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Il più noto magistrato impegnato nella lotta alla ‘Ndrangheta sarà a Lugano il19 settembre (ore 11.30 al Palacongressi) per raccontare del suo infaticabile impegno di contrasto all’associazione criminale,ormai sempre più radicata anche in Svizzera.
E sempre nel solco dell’attualità, a chiudere l’edizione 2021, sarà Hamid Mir (ore 15.00, Boschetto Ciani). L’anchorman pakistano, tra gli alfieri più acclamati della libertà di stampa nel Mondo, parlerà della situazione in Afghanistan, oltre a riflettere sul ventesimo anniversario degli attentantidell’11 settembre e sul decimo dall’uccisione di Osama Bin Laden. Hamid Mir, oltre ad aver conosciuto il Mullah Omar e numerosi esponenti dell’attuale dirigenza talebana, ha intervistato per tre volte Osama Bin Laden ed è l’unico giornalista ad averlo fatto dopo l’11 settembre. Insomma, un vero e proprio testimone della storia.
L’ingresso a tutti gli eventi di Endorfine Festival è consentito soltanto con Certificato Covid, con codice QR, oppure con Green Pass Europeo con codice QR, che attesti la completa vaccinazione con doppia dose, o la guarigione o il test negativo PCR (nelle 72 ore precedenti all’ingresso) o antigienico (48 ore prima dell’ingresso). In caso di pioggia gli eventi all’aperto si terranno al Palazzo dei Congressi. La prevendita degli eventi è attiva su www.biglietteria.ch
Premio “Marco Borradori-In tutto ciò che genera bellezza
”Presentato oggi in conferenza, il“ Premio Marco Borradori-In tutto ciò che genera bellezza”. Il premio, istituito in accordo con la famiglia e gli amici del compianto sindaco di Lugano,improvvisamente scomparsi nel mese di agosto, verrà annualmente assegnato nell’ambito del Festival.